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licato, Cunha e collaboratori trattarono qu<strong>in</strong>dici pazienti, sofferenti<br />

di epilessia generalizzata secondaria resistente ai farmaci<br />

antiepilettici conosciuti, con 200 o 300 mg di cannabidiolo al<br />

giorno o un placebo, per un massimo di quattro mesi e mezzo.<br />

Sette degli otto pazienti riceventi il cannabidiolo ebbero un<br />

miglioramento del loro stato di malattia, mentre solo un paziente<br />

migliorò con il placebo (Cunha, 1980).<br />

In una serie di articoli apparsi nel 1981 sul Journal of Cl<strong>in</strong>ical Pharmacology,<br />

sono descritti un effetto deprimente del CBD ed eccitante<br />

del THC sul sistema nervoso centrale; una diversa efficacia<br />

del CBD a seconda della specie animale; e una maggiore efficacia<br />

del CBD rispetto ai barbiturici, sia nelle crisi di grande male, che<br />

nell’epilessia focale corticale e nelle convulsioni complesse parziali<br />

(Carl<strong>in</strong>i, 1981; Consroe, 1981; Karler, 1981).<br />

Nonostante le ormai numerose segnalazioni occasionali di cui<br />

abbiamo detto sopra, la maggior parte dei ricercatori cont<strong>in</strong>ua<br />

però a rimanere molto scettica sull’efficacia antiepilettica dei cannab<strong>in</strong>oidi.<br />

Il rapporto sugli usi terapeutici della cannabis dello Science and<br />

Technology Committee della Camera dei Lord <strong>in</strong>glese (1998)<br />

osserva che i dati cl<strong>in</strong>ici disponibili riguardano solo un piccolo<br />

numero di pazienti e non appaiono «sufficientemente univoci»,<br />

anche se riconosce che il CBD «potrebbe eventualmente rappresentare<br />

una terapia complementare utile <strong>in</strong> pazienti che rispondono<br />

male alle terapie attualmente disponibili». Secondo il rapporto<br />

dell’Institute of Medic<strong>in</strong>e statunitense (1999), ci sono molte<br />

storie <strong>in</strong>dividuali secondo cui la marijuana controllerebbe le<br />

convulsioni negli epilettici, ma non ci sono prove solide per supportare<br />

tale op<strong>in</strong>ione. Anche la potenziale attività anti-epilettica<br />

del cannabidiolo (CBD), secondo gli autori del rapporto, non è<br />

promettente. Dei tre studi controllati <strong>in</strong> cui il cannabidiolo fu dato<br />

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