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Piano Regolatore Generale - Norme Tecniche di Attuazione

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Al fine <strong>di</strong> maggiorare illuminazione e ventilazione, e per <strong>di</strong>sincentivare la sistematica<br />

maggiorazione <strong>di</strong>mensionale e la frequente regolarizzazione delle aperture esistenti<br />

(operazioni che evidentemente alterano il <strong>di</strong>segno della facciata ed il rapporto<br />

tra i “pieni” murari e le trasparenze dei “vuoti”), si potranno eventualmente<br />

prevedere, in caso <strong>di</strong> comprovate esigenze igieniche (e sino a raggiungere il rapporto<br />

minimo <strong>di</strong> cui al Titolo III° del Regolamento <strong>di</strong> Igiene riguardante gli e<strong>di</strong>fici<br />

nei centri storici), nuove aperture. Per salvaguardare l’impianto compositivo delle<br />

facciate, tali previsioni dovranno tenere conto dei rapporti <strong>di</strong> simmetria o <strong>di</strong> asimmetria<br />

esistenti e - conseguentemente - dedurre le <strong>di</strong>mensioni ottimali dei novi vani.<br />

Nel caso <strong>di</strong> simmetria, le nuove aperture potranno essere in “sottotono” (per<br />

<strong>di</strong>mensioni e per finiture quali contorni, fasce, architravi, ecc.) rispetto alle esistenti.<br />

Nel caso <strong>di</strong> asimmetria le eventuali nuove aperture potranno essere anche più<br />

ampie; saranno comunque chiaramente in<strong>di</strong>viduabili. Nella inconsueta <strong>di</strong>mensione<br />

compositiva, non si tenderà pertanto all’unificazione <strong>di</strong>mensionale né alla costruzione<br />

<strong>di</strong> allineamenti. Dovrà altresì considerarsi la gerarchia dei valori nel contesto<br />

generale della facciata e il rapporto, anche <strong>di</strong> superficie, tra nuove aperture e fronte<br />

(e <strong>di</strong> queste rispetto alle preesistenze).<br />

Nelle “tipologie delle case in legno” si potranno sfruttare aperture definite da porte e<br />

portoni - ancorchè pieni - (tipiche ad esempio quelli dei fienili) componendo nella<br />

loro geometria i nuovi serramenti. Anche in caso <strong>di</strong> aperture in muratura, i nuovi<br />

serramenti - corrispondenti a <strong>di</strong>verse esigenze funzionali – dovranno comporsi,<br />

all’interno <strong>di</strong> tali ambiti, senza comprometterne il <strong>di</strong>segno.<br />

All’ultimo piano o nei piani sottotetto, al fine <strong>di</strong> maggiorare illuminazione e ventilazione,<br />

la realizzazione <strong>di</strong> nuove aperture privilegerà l’utilizzo <strong>di</strong> brecce murarie<br />

o vuoti (spesso presenti nei timpani), nei frontoni e nelle capriate. La chiusura me<strong>di</strong>ante<br />

serramenti <strong>di</strong> tali preesistenze, dovrà avvenire internamente rispetto al filo<br />

<strong>di</strong> facciata (sia prevedendo serramenti in parte apribili, in parte fissi, sia componendo<br />

serramenti con porzioni tamponate).<br />

Le finestre a tetto <strong>di</strong> norma devono essere limitate sia in numero che in <strong>di</strong>mensione<br />

anche in relazione alla falda del tetto.<br />

Esse andranno <strong>di</strong>sposte in modo compositivamente or<strong>di</strong>nato e non dovranno alterare<br />

i profili altimetrici delle coperture.<br />

In linea <strong>di</strong> max. non sono ammessi nuovi abbaini. Potrà essere valutata la possibilità<br />

<strong>di</strong> un loro inserimento, in casi eccezionali, in relazione al grado <strong>di</strong> intervento<br />

dell’e<strong>di</strong>ficio ed al tipo <strong>di</strong> intervento proposto. In tal caso gli abbaini dovranno essere<br />

<strong>di</strong> forma analoga a quelli originari esistenti nel centro storico.<br />

È possibile recuperare gli abbaini esistenti con tipologia originaria.<br />

I serramenti dovranno essere analoghi a quelli preesistenti e significativi - comprese<br />

le sezioni ridotte degli stessi, le finiture particolari - quali la ripartizione in specchi,<br />

i piombi. Dovranno comunque essere in legno naturale tinteggiato con impregnanti<br />

o <strong>di</strong>pinto in tinte ed avere apertura ad anta. (i bilici, sono da limitarsi a serramenti<br />

<strong>di</strong>mensionalmente particolari quali quelli posizionati nei timpani o nei sottotetti).<br />

Il loro posizionamento dovrà essere il più possibile arretrato rispetto al filo esterno<br />

della facciata per valorizzare la profon<strong>di</strong>tà dei vani.<br />

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