Piano Regolatore Generale - Norme Tecniche di Attuazione

(**) Per "edifici circostanti" si intendono tutti gli edifici insistenti su lotti adiacenti o
su lotti prospicienti (al di là di una pubblica strada), purché non distanti più di m.
30 dalla proiezione del lotto considerato.
Per "altezza degli edifici circostanti" si intende l'altezza raggiunta o superata da
almeno il 50% della volumetria degli edifici circostanti, come sopra definiti.
ART. 3.10.bis Zona alberghiera B1.2
Tale zona è destinata alla realizzazione di edifici per attività turistico ricettiva come
di seguito disciplinato:
It = 2,50 mc./mq.;
Pp privato = 1 posto auto per ogni camera;
Pu pubblico = art. 3.3 (ex art. 19) e relativa tabella;
= 30%;
H = inferiore o uguale a 15,00 ml.;
D c = 5,00 ml.;
Ds = 6,00 ml.;
De = 10,00 ml.;
Sm = 1500 mq.
La concessione è subordinata alla cessione gratuita al Comune di una porzione di
terreno, avente diritto edificatorio, pari al 40%, necessario per opere di urbanizzazione
ed attrezzature collettive, con facoltà da parte del concessionario di poterlo
monetizzare.
È inoltre subordinata al fatto che il concessionario sia un soggetto interessato a indennizzo
per le calamità del Luglio 1987 e che lo stesso si impegni mediante atto
unilaterale d’obbligo a non alienare il bene per almeno 10 anni dal rilascio
dell’abitabilità (viene consentito esclusivamente il conferimento a società anche di
capitali, controllata dal richiedente).
Ai fini della individuazione della struttura da realizzare si precisa che per “alberghi”
si intende quella struttura di cui la Slp sia per almeno 60% destinata a camere
e a spazi comuni.
Negli alberghi esistenti è consentita la trasformazione “una tantum”, da attuarsi
entro un anno dall’entrata in vigore della presente variante parziale al P.R.G., della
superficie interrata, da destinare esclusivamente ad impianti ed attrezzature per il
relax ed il benessere e la rigenerazione fisica della persona.
Tale trasformazione non potrà comportare una riduzione degli spazi a parcheggio,
ricavati eventualmente nell’interrato.
ART. 3.11. Zone residenziali B2
La destinazione d'uso di tali zone è quella prevista dall'Art. 3.8. delle presenti norme.
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