Giuseppe Marini : Neurofisiologia I (aa.2009-2010) 1 - AppuntiMed
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Se dovessimo ricercare una sede per<br />
un’attività neuronale assimilabile a quella di<br />
un calcolatore (si/no), queste sarebbero le<br />
spine dendritiche, che come unità<br />
morfologica sono alla base dei processi<br />
mnemonici, con modalità ancora<br />
sconosciute.<br />
A livello sinaptico divido:<br />
- inibizioni (no) ⇒ soma<br />
- eccitazioni (si) ⇒ dendriti<br />
Nell’immagine è ben rappresentato<br />
(A) l’aumentare delle spine eccitatorie man<br />
mano che ci si allontana dal soma<br />
(B) l’aumentare delle giunzioni GABAergiche<br />
(inibitorie) che ha un profilo inverso.<br />
Ogni neurone può essere considerato un<br />
micro campo elettrico, un micro-dipolo:<br />
con l’arrivo dell’eccitazione a livello<br />
dendritico si ha una depolarizzazione:<br />
quell’area pur rimanendo negativa, sarà<br />
meno negativa delle altre ⇒ dipolo<br />
La geometria dei neuroni risponde specificatamente alla loro funzione:<br />
- forma sferica ⇒ (formata dai dendriti verso il soma) è molto adatta a raccogliere stimoli in<br />
afferenza, come nelle cellule talamiche<br />
- geometria biplanare ⇒ i rami delle purkinje possono così accostarsi (come in una vigna),<br />
contenendo un maggior numero di cellule nello stesso spazio<br />
- cellule piramidali ⇒ nella corteccia: si sviluppano in altezza, trapassando tutti i sei strati.<br />
Sono adatte ad integrare l’attività dei vari livelli<br />
struttura modulare<br />
Negli anni ’60 si sviluppò l’idea della struttura modulare della<br />
corteccia : si parla di “colonne”:<br />
unità i cui elementi (1000c.a) sono disposti lungo un asse ortogonale<br />
rispetto alla superficie, e risultano connessi con lo stesso<br />
meccanismo talamo-corticale.<br />
Si tratta di moduli, dotati di una o poche uscite, vie di output, che<br />
vanno a connettersi ad un altro modulo, non a caso.<br />
L’unità elaborativa si sposterebbe in questo modo dal neurone alla<br />
colonna, contraddicendo il reticularismo. Questo infatti sviò dal<br />
concetto del singolo neurone, dove la superiorità delle funzioni di un<br />
encefalo umano rispetto ad uno felino (p.es) starebbe nel numero<br />
(c.a 100 milioni di elementi contro il singolo milione del gatto),<br />
piuttosto che nella qualità delle singole cellule.<br />
Si individuano micro (∅ 60-90 µm) e macro (∅ 600-800 µm) colonne: elementi che se distrutti<br />
portano ad una perdita di giudizio da parte dell’animale (classica decorticazione: l’animale sarà<br />
governato esclusivamente dagli impulsi più primordiali: p.es se affamato attaccherà automaticamente<br />
anche chi gli porta il cibo…)<br />
<strong>Giuseppe</strong> <strong>Marini</strong> : <strong>Neurofisiologia</strong> I (<strong>aa.2009</strong>-<strong>2010</strong>) 10