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Giuseppe Marini : Neurofisiologia I (aa.2009-2010) 1 - AppuntiMed

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§<br />

Conduzione Passiva: un fenomeno locale<br />

Le membrane non sono grandemente isolate, e sono in grado di condurre passivamente (come un materiale<br />

conduttore passivo, un filo di rame…) un segnale a 4mm di distanza: sembra poco, ma si tratta di 4000µm:<br />

localmente è una distanza ottima per creare potenziali locali elettrotonici, modificazioni di eccitabilità<br />

locali, che caratterizzano le sinapsi neuromuscolari o interneuronali, l’eccitabilità dei recettori, la natura<br />

dell’EEG …<br />

La conduzione si mantiene passiva se la depolarizzazione a livello del catodo non supera la soglia per<br />

l’apertura dei canali dell’Na + , caso in cui si passerebbe alla conduzione attiva (potenziale d’azione):<br />

il primo è un fenomeno puramente fisico, che riguarda canali comunque aperti, il secondo è di natura<br />

squisitamente biologica: la conduzione passiva è rappresentata non già da uno spike poco appuntito, sotto la<br />

soglia, ma da una parziale depolarizzazione, che arrivati appena sotto<br />

alla soglia, raggiunge una distanza, dal punto di applicazione, di 4mm<br />

(che va a definire la costante di spazio, cfr sotto), questa zona di 4 mm<br />

sarà esponenzialmente più reattiva quanto più ci si avvicina al punto<br />

d’applicazione dell’ellettrotono.<br />

τ : costante di tempo della membrana<br />

è legata al fatto che applicando un anodo e un catodo ad<br />

una membrana, occorre del tempo perché questa si<br />

carichi: è dovuta a fenomeni capacitativi della<br />

membrana.<br />

⇒ τ ∝ 1/eccitabilità<br />

λ : costante di spazio<br />

è legata alla diffusione passiva, cioè fino a che distanza viene trasmesso l’elettrotono:<br />

ovviamente poi influenzerà anche la velocità dell’evento biologico attivo di trasmissione.<br />

Questo concetto è strettamente collegato con la proporzionalità inversa che lega la<br />

dimensione di un neurone e la sua eccitabilità. In pratica, applicando un elettrotono in un<br />

punto della membrana, il turbamento del potenziale di riposo si espanderà dal punto di<br />

applicazione dell’elettrotono fino alla periferia, in modo che arrivati in prossimità della soglia<br />

limite tra il fenomeno passivo e il potenziale d’azione, l’area interessata sarà di 4mm, e l’entità<br />

della depolarizzazione aumenterà esponenzialmente avvicinandosi verso l’elettrodo.<br />

§<br />

Potenziale d’Azione<br />

Uno stimolo può trasformare il potenziale di riposo in un potenziale d’azione, che risulta essere:<br />

un evento digitale standard, che va a definire quindi un codice binario<br />

uno spike, una punta: correlato grafico della variazione brusca e successiva della conduttanza a<br />

sodio e potassio che si propaga lungo la fibra nervosa ad una velocità che può raggiungere i 120m/s.<br />

un anodo viaggiante, come un generatore che si sposta lungo la fibra, generando dipoli al livello del<br />

“circuito membrana”, un po’ come un elettrotono, ma che arriva alla soglia di attivare i canali di<br />

membrana<br />

Il sistema di registrazione testimonia una variazione di 1m, con un overshoot: il<br />

potenziale cioè si ribalta oltre lo zero. L’unico ione in grado di dare questo effetto è<br />

il sodio (fenomeno confermato da esperimenti con isotopi radioattivi), in quanto<br />

risulta attratto all’interno da entrambe le forze della formula di Nernst : sia osmotica<br />

che elettrica.<br />

Si ha quindi l’apertura dei suoi canali e l’ingresso ingente di ioni, che prosegue fino<br />

a +35mV: a questo punto avviene l’inattivazione della conduttanza all’Na:<br />

a) meccanismi voltaggio dipendenti che chiudono i canali<br />

b) il potassio esce (di nuovo, verificato con isotopi) secondo gradiente, non più trattenuto dal potenziale<br />

<strong>Giuseppe</strong> <strong>Marini</strong> : <strong>Neurofisiologia</strong> I (<strong>aa.2009</strong>-<strong>2010</strong>) 23

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