Giuseppe Marini : Neurofisiologia I (aa.2009-2010) 1 - AppuntiMed
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Organi tendinei del Golgi<br />
componenti afferenti ⇒ Sensibili allo stiramento ⇒ contrazione: mantenere la<br />
lunghezza costante. Possono essere a fiorami (Aα)<br />
o spiraliformi (Aβ)…<br />
• term. primarie ⇒ componenti dinamiche dello stiramento: info sulla<br />
velocità dell’evento, anche con una valenza<br />
riguardo il controllo<br />
• term. secondarie ⇒ componente statica dello stiramento; p.es stiramenti<br />
mantenuti<br />
componenti efferenti ⇒ fibre muscolari intrafusali: durante l’accorciamento<br />
(contrazione), non si hanno efferenze. Avviene quindi una<br />
dinamica unica per un recettore periferico: un controllo<br />
efferente γ (originato dai γ motoneuroni 45 ), detto<br />
coattivazione.<br />
⇒ Sincronizza la lunghezza delle fibre del fuso con quelle del resto del<br />
muscolo. Questa innervazione è garantita dalla FR: solo i fusi, del<br />
trio della propriocezione, hanno questa componente centrifuga.<br />
anello α γ ⇒ si viene quindi a definire un anello: lo stiramento di un muscolo (α)<br />
vede la contrazione sincrona delle fibre intrafusali (γ), ed attiva i fusi<br />
dell’antagonista (che vengono stirati). Contemporaneamente, a riposo<br />
si avrà un tono liminale garantito da questo stesso meccanismo, che<br />
scatena una risposta meno intensa, con il contributo di una scarica<br />
tonica basale dei γ motoneuroni. (vd. più in basso)<br />
Si tratta di sensibilità alla tensione del tendine (SEC). Si attiva quindi in seguito alla contrazione<br />
muscolare. Hanno una soglia più alta dei fusi, e a riposo sono silenti.<br />
1) Condizione di riposo: Il fuso scarica continuamente; Sappiamo che i γ motoneuroni sono controllati<br />
dalla FR, che dà una efferenza tonica. Se si ha un aumento di scarica dei γ motoneuroni<br />
si può avere contrazione dei fusi a prescindere dalle fibre extrafusali (ovviamente il loro<br />
numero non permette un accorciamento reale del muscolo). Gli organi tendinei sono<br />
invece silenti, in quanto hanno una soglia più alta.<br />
Nb: lo stiramento fusali dovuto ai γ motoneuroni, indipendente da quello delle fibre<br />
extrafusali provoca la contrazione delle fibre equatoriali: sulle porzioni estreme del<br />
fuso ha lo stesso effetto di uno stiramento generale del muscolo (che è passivo, e<br />
causa una contrazione reale, e non tono liminale del muscolo).<br />
Il tono muscolare garantisce quindi un punto di partenza per le eventuali contrazioni: si<br />
ha una basale, minima, contrazione costante. Si possono avere pazienti ipertonici,<br />
atonici, spastici…queste patologie sono dovute a difetti di regolazione centrale.<br />
2) Stiramento: provoca un aumento di scarica rispetto a quella tonica.<br />
Se si eliminano i motoneuroni γ si elimina il controllo centrale, e il fuso diventa un<br />
organo da stiramento passivo, che si attiva solo quando le fibre extrafusali antagoniste<br />
si attivano.<br />
A partire dalla via vestibolo spinale si attiva direttamente il motoneurone antagonista<br />
(generalmente antigravitario) generando un tono. Ma se il muscolo viene stirato, per<br />
mantenere la lunghezza del muscolo costante, si attiva il fuso e ne causa la contrazione.<br />
3) Contrazione: l’organo tendineo del Golgi scarica. Se non fosse per i γ motoneuroni il fuso si<br />
deformerebbe e sarebbe silente. (B: paralisi dei γ, C: normalmente).<br />
45 i β motoneuroni esistono, ma hanno caratteristiche intermedie tra gli α e i γ difficili da definire e da studiare.<br />
<strong>Giuseppe</strong> <strong>Marini</strong> : <strong>Neurofisiologia</strong> I (<strong>aa.2009</strong>-<strong>2010</strong>) 45