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Giuseppe Marini : Neurofisiologia I (aa.2009-2010) 1 - AppuntiMed

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Quindi è importante considerare che l’ordine di eccitazione NON E’ dendrita - soma - muticolo, bensì:<br />

1) dendrita (depolarizzazione)<br />

⇒ bipolo, campo elettrico<br />

2) muticolo assonico (depolarizzazione)<br />

⇒ evento retroattivo di correnti<br />

3) soma (depolarizzazione)<br />

⇒ evento somato dendritico in via retrograda;<br />

4) dendrita (anaelettrotono iperpolarizzante ⇒ inibizione verso<br />

uno stimolo che si ripresenti troppo presto).<br />

Ora, questa depolarizzazione “dipoliforme” può originare anche a livello<br />

sinaptico, tramite EPSP, fenomeni elettrotonici: se poi si arriva almeno a<br />

10mV ⇒ pot. d’azione. EPSP non sufficienti ma consecutivi possono<br />

sommarsi, portando ad una depolarizzazione totale sufficiente da<br />

generare i 10mV limite. Questo è alla base della analogicità del<br />

potenziale sinaptico: l’intensità del “bombardamento sinaptico” può<br />

segnare il grado di depolarizzazione, a seconda che venga attivato un<br />

singolo bottone (SB) o una intera singola fibra (SF) o se si hanno tutte le<br />

afferenze (COMPOSITE). Si noti, nell’immagine, l’unità di misura: µV,<br />

non mV. Si tratta infatti di una terminazione sinaptica. A livello della fibra nervosa ci si trova sui mV, e<br />

sempre di µV si parla nell’EEG, dove al massimo si arriva a 500µV.<br />

Questo ci porta a separare i concetti di inibizione pre o post sinaptica:<br />

- inibizione presinaptica ⇒ selettiva, si limita ad inibire solamente le afferenze contattate,<br />

costituendo un vantaggio evolutivo. Può avvenire una parziale<br />

depolarizzazione inibitoria: livello sinaptico un parziale<br />

ingresso di sodio ⇒ gradiente Na↓ ⇒ all’arrivo del potenziale<br />

d’azione si ha diminuzione dell’ampiezza dello spike<br />

⇒ meno ingresso di calcio ⇒ meno vescicole da gel a sol.<br />

Non si è sicuri di questa diminuzione dell’ampiezza dello spike,<br />

ci sono diverse teorie al riguardo, collegate al cloro & GABA,<br />

ma quello che conta è l’ultimo passaggio: meno calcio, meno<br />

vescicole ⇒ inibizione.<br />

- inibizione post sinaptica ⇒ generalizzata, è riferita al soma. Tutte le afferenze ne<br />

subiranno l’effetto: meno fine.<br />

Le cellule con grandi dendriti, tendono a generare potenziali d’azione calcio dipendenti, tipici di quel tipo di<br />

struttura. Il Ca 2+ produce quindi segnali meno stereotipati, grazie alla sua funzione contemporanea di<br />

secondo messaggero, mentre il sodio tende a generare, appunto, un segnale meno complesso, di sicuro non a<br />

burst p.es. In particolare, è proprio il calcio che sarebbe alla base della coerenza che scaturisce dall’unione di<br />

miliardi di neuroni, laddove il singolo elemento è invece assolutamente incoerente:<br />

si parla di un comportamento goal directed: anche il comportamento di una zanzara, con il suo SNC<br />

elementare ha un’azione goal directed. Vuole semplicemente dire che ogni cervello ha un’azione diretta ad<br />

uno scopo, e quindi ha una coerenza, questo è possibile grazie alla plasticità che caratterizza le strutture<br />

nervose, che si plasmano in modo da dare poi una funzionalità.<br />

A determinare la plasticità sarebbero elementi come il NGF e altri, stimolati a livello genetico da un<br />

secondo messaggero quale il calcio.<br />

Contemporaneamente ci può essere il fatto che una fonte di energia può condizionare degli elementi che si<br />

comportino in modo casuale, in una serie di elementi con una direzione precisa (come la neve che cade ed<br />

un colpo di vento). Quindi, quando siamo sottoposti ad un bisogno, un desiderio, ci “riapproprieremmo del<br />

nostro cervello”, sincronizzandolo (non in senso EEG) rendendo coerente una situazione non tale a riposo.<br />

<strong>Giuseppe</strong> <strong>Marini</strong> : <strong>Neurofisiologia</strong> I (<strong>aa.2009</strong>-<strong>2010</strong>) 40

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