Giuseppe Marini : Neurofisiologia I (aa.2009-2010) 1 - AppuntiMed
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Peso del Cervello<br />
Non dovrebbe mai scendere al di sotto del<br />
kilo, nel qual caso si avrebbe microcefalia,<br />
una situazione patologica.<br />
Anche la forma del viso (a seconda che uno sia<br />
longitipo o brachicefalico) è importante, più<br />
che altro per la localizzazione delle zone<br />
interne: si avranno localizzazioni<br />
stereotassiche diverse tra i vari individui…<br />
(ogni intervento è infatti altamente personalizzato)<br />
Fattori Neurotrofici: Sprouting e Prouning<br />
La carenza di diramazioni osservabile nell’autismo potrebbe essere causata dalla mancanza di<br />
fattori neurotrofici, come l’NGF, l’NT3 il BDNF INT4/5, oppure il glutammato, l’aspartato, la<br />
presenza di semaforine (individuata tra talamo e corteccia), cellule corridoio, in grado di guidare la<br />
direzione di sviluppo dei neuroni.<br />
Infatti esperimenti con fattori neurotrofici hanno dimostrato la capacità di quest’ultimi di indurre lo<br />
sviluppo dei dendriti, e sembrano anche coinvolti recettori di membrana come l’NMDA e l’AMPA,<br />
in grado di indurre lo “sprouting” (l’espandersi dell’albero dendritico).<br />
Quando invece un ramo in crescita involve o muore si ha il “prouning”: questo può avvenire<br />
• per fattori specifici (semaforine)<br />
• come semplice della legge dei frattali di Murray, dove qualsiasi derivazione di troppo non<br />
riceve nutrimento e muore (legge applicabile dalla botanica alla neurobiologia).<br />
Immagine ↓(prouning)<br />
Da un punto di vista dello sviluppo sono importanti i concetti di esuberanza (legato ai prolungamenti) e di<br />
ridondanza (legato al soma), che poi altro non sono che lo sprouting e il prouning.<br />
Un esperimento critico è stato fatto con gli embrioni di<br />
pollo : mediante tecniche di microchirurgia si è<br />
asportato l’abbozzo di una zampa dall’embrione di un<br />
pulcino : sezionando poi il midollo di questo pulcino<br />
(dopo averlo fatto nascere, ovviamente), si nota una<br />
particolare scarsezza di motoneuroni : è mancato il<br />
target, le fibre muscolari da raggiungere, che<br />
avrebbero permesso la sopravvivenza di questi<br />
neuroni.<br />
Al contrario, se impianto un arto in più (formando una<br />
chimera), si ha ridondanza : cioè più fibre muscolare<br />
vuol dire più target, vuol dire più sopravvivenza per<br />
più cellule: difatti il midollo della chimera possiede il<br />
20% in più di motoneuroni. I motoneuroni collegati<br />
infatti tramite il trasporto retrogrado portano al soma<br />
segnali di sopravvivenza: avviene una “sbozzatura”<br />
del materiale in più.<br />
<strong>Giuseppe</strong> <strong>Marini</strong> : <strong>Neurofisiologia</strong> I (<strong>aa.2009</strong>-<strong>2010</strong>) 13