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tutto!” Solo che io non sono stato un bravo ragazzo, ne ho avuto subito
i segnali. Dal ’72 io non sono più riuscito pubblicare le mie prose.
Quello è stato per me il segno molto chiaro che dovevo lasciare la
Romania.
Nel luglio 1972 riesce a partire per Perugia per frequentare dei corsi estivi di lingua italiana e
approfitta per sollecitare asilo politico. “Sarà considerato transfuga e gli si intenterà un processo
politico assurdo. Sarà condannato in contumacia a sei anni di prigione” (Teresa Culianu-Petrescu).
Viene internato nei campi di raccolta di rifugiati di Trieste e Latina, dove cerca di suicidarsi. Dopo
cinque mesi nei campi di raccolta, nel dicembre 1972 riceve ufficialmente lo statuto di rifugiato
(“rifugiato ai sensi della Convenzione di Ginevra 1951”). Nell’autunno 1973 vince tramite
concorso un posto di professore presso l’Università Cattolica di Milano:
La borsa di studio che gli era stata concessa, a quanto mi disse, era il
frutto della generosità della Cattolica piuttosto che delle deboli
referenze che aveva potuto esibire. Credo non avesse neppure
attestazioni legali della laurea conseguita in Romania, ciò che è
all'origine, ritengo, della sua decisione di addottorarsi anche a Milano,
dove conseguì la laurea in lettere. Per questa disponibilità che vi aveva
incontrato, fu sempre sinceramente grato all'istituzione milanese, in
particolare al rettore del tempo, Giuseppe Lazzati, e a Raniero
Cantalamessa, allora direttore del dipartimento di scienze religiose. 12
A Milano approfondirà gli studi filologici, filosofici e farà degli studi di teologia. Studia
sistematicamente il greco e il semitico; sostiene esami di teologia dogmatica e biblica per tre anni;
fa ricerca nella storia delle religioni, in specie nella storia del cristianesimo con il professor Ugo
Bianchi. Aiutato da Mircea Eliade, lo stesso anno è invitato con una borsa post-dottorato di un
semestre alla Divinity School di Chicago. Dal 1976 sarà assistente universitario e poi professore
associato dell’Università di Groningen, Olanda, dove impartisce dei corsi di romeno e di storia
delle religioni. L’ambasciatore della Repubblica Socialista Romena chiede all’Università di non
assumere un “nemico del popolo romeno” (Ted Anton). Tra quelli che assisteranno ai suoi corsi
sulla magia del Rinascimento siederà anche Umberto Eco. Nel 1980 otterrà la cittadinanza
olandese tramite un matrimonio con l’olandese di origine romena, Carmen Georgescu. In questo
periodo I. P. Culiano respinge i tentativi di alcuni che cercavano di reclutarlo nel movimento
legionario. Nel 1980 riceverà un altro titolo di Dottore “3ème cycle” in scienza delle religioni dal
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