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intero documento - Lettere e Filosofia - Università degli Studi di ...

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<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Pisa<br />

LA PRESENZA DELLA LETTERATURA ROMENA IN ITALIA<br />

1989-2001<br />

[ DOCUMENTO 2 ]<br />

Bruno Mazzoni,<br />

Il presente contributo riprende <strong>di</strong> fatto un tema al quale già Ioan Guţia, un noto stu<strong>di</strong>oso formatosi alla scuola<br />

<strong>di</strong> Cluj - che ricoprì per vari decenni l’insegnamento <strong>di</strong> Lingua romena presso la Facoltà <strong>di</strong> Scienze politiche<br />

dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Roma “La Sapienza”, - ha prestato la sua attenzione, fino a pubblicare, una decina d’anni orsono, un<br />

interessante volume che comprende uno stu<strong>di</strong>o d’insieme e un’attenta, informata rassegna delle traduzioni <strong>di</strong> opere<br />

letterarie romene in Italia, nel periodo 1900-1989 23[1] .<br />

A noi, dunque, ora non resta che illustrare quanto è stato via via e<strong>di</strong>to in Italia a partire proprio da quell’anno<br />

fati<strong>di</strong>co 1989, anno con il quale si chiudeva la ricerca del collega, che ci ha poi lasciati, qualche anno più tar<strong>di</strong>.<br />

Non ci sentiremo comunque ancora a nostro agio, per inoltrarci nel breve excursus annunciato nel titolo,<br />

senza avere prima fatto un’ulteriore menzione, relativa a un altro lavoro, <strong>di</strong> notevole rilievo e in certo modo similare,<br />

che, in quello stesso torno <strong>di</strong> anni, ci ha lasciato il compianto Pasquale Buonincontro, già docente <strong>di</strong> Lingua e<br />

letteratura e romena all’Istituto Universitario Orientale <strong>di</strong> Napoli 24[2] .<br />

Il maggiore respiro <strong>di</strong> tale indagine - che l’autore volle de<strong>di</strong>care, anche con il ricorso allo spoglio minuzioso <strong>di</strong><br />

una ricca scelta <strong>di</strong> pubblicazioni perio<strong>di</strong>che 25[3] , al più generale e ampio tema della presenza in Italia, nel corso dei<br />

primi otto decenni del ventesimo secolo, della “Romania” tout court - consente in realtà <strong>di</strong> apprezzare non soltanto la<br />

ricezione e l’impatto <strong>degli</strong> scrittori romeni e delle loro opere letterarie sul terreno della nostra cultura “alta”, bensì <strong>di</strong><br />

cogliere e valutare trama e or<strong>di</strong>to, per così <strong>di</strong>re, <strong>di</strong> quel tessuto <strong>di</strong> relazioni, <strong>di</strong> scambi, <strong>di</strong> intese, ora più fitto, ora più<br />

rado, che ha marcato l’interesse reciproco dei nostri due Paesi, in tutti i campi del sapere, ma in primo luogo<br />

nell’ambito delle scienze umane, dalla storia alla politica, dal folclore alla religione, dalla lingua alla letteratura, nel<br />

corso del secolo che ci siamo lasciati alle spalle.<br />

Nell’ampio saggio introduttivo al volume, I. Guţia analizza e interpreta i dati raccolti organizzandoli per<br />

partizioni storico-letterarie. Sette dei nove capitoli in cui si articola il suo <strong>di</strong>scorso critico sono <strong>di</strong> fatto tranches<br />

cronologiche: nel primo, si lumeggiano i primi segni dell’interessamento verso la cultura romena, rintracciabili negli<br />

ultimi decenni del XIX secolo; nei capitoli successivi si illustrano le traduzioni apparse in Italia tra il 1900 e il 1919 e tra<br />

il 1920 e il 1949, una partizione che trae ragione, ovviamente, da considerazioni <strong>di</strong> storia esterna e dunque <strong>di</strong><br />

necessità extra-letterarie. Nei capitoli quarto, quinto e sesto vengono quin<strong>di</strong> affrontate le <strong>di</strong>verse vicende culturali e<br />

letterarie, secondo uno schema tutto interno alla storia dell’evoluzione del regime romeno: traduzioni <strong>di</strong> opere<br />

letterarie <strong>degli</strong> anni del realismo socialista o, più propriamente, proletcultista ovvero stalinista, <strong>di</strong> quelle relative agli<br />

anni dell’umanesimo socialista, per parlare infine delle opere <strong>degli</strong> anni Settanta e Ottanta, decennio per il quale<br />

l’autore propone l’ine<strong>di</strong>to sintagma “del rigelo”, in evidente rapporto antonimico con l’emblematico titolo del romanzo <strong>di</strong><br />

Il’ja Erenburg, Il <strong>di</strong>sgelo, del ’54. Seguono un opportuno capitolo sulle traduzioni dalla letteratura romena dell’esilio,<br />

uno sull’89, visto come epilogo <strong>degli</strong> anni Ottanta, e infine l’ultimo, che ci offre alcune osservazioni conclusive.<br />

23[1] Ioan GUŢIA, Le traduzioni d’opere letterarie romene in italiano (1900-1989). Con una bibliografia a cura <strong>di</strong> Ion CHIRIŢĂ,<br />

Roma: Bulzoni, 1990.<br />

L’ampio saggio introduttivo (15-156) si articola in nove capitoli: I. Primi segni d’interessamento per la cultura romena in Italia; II.<br />

Traduzioni d’opere letterarie romene dal 1900 al 1919; III. Traduzioni […] dal 1920 al 1949; IV. Traduzioni […] <strong>degli</strong> anni del realismo<br />

socialista; V. Traduzioni <strong>degli</strong> anni dell’umanesimo socialista; VI. Traduzioni <strong>degli</strong> anni Settanta e Ottanta del rigelo; VII. Traduzioni dalla<br />

letteratura dell’esilio; VIII. Epilogo <strong>degli</strong> anni Ottanta: traduzioni del 1989; IX. Alcune osservazioni come conclusione.<br />

La sezione bibliografica (157-235) offre una sud<strong>di</strong>visione per autori e per volumi antologici (con un numero complessivo <strong>di</strong> 201<br />

entrate), cui segue un’appen<strong>di</strong>ce (237-251) che dà conto <strong>di</strong> singole antologie <strong>di</strong> letterature straniere e <strong>di</strong> taluni perio<strong>di</strong>ci italiani che hanno<br />

accolto e presentato materiali letterari romeni. Chiudono il volume due utili in<strong>di</strong>ci (pp. 255-274) delle opere e <strong>degli</strong> autori citati.<br />

24[2] Pasquale BUONINCONTRO, La presenza della Romania in Italia nel secolo XX. Contributo bibliografico 1900-1980, Napoli:<br />

De Simone, 1988. Sulla struttura e sui meriti dell’opera ci sia consentito rinviare alla recensione da noi pubblicata in Europa Orientalis 8<br />

(1989): 592-594.<br />

25[3] Si ricor<strong>di</strong>, <strong>di</strong> sfuggita, il documentato, ampio stu<strong>di</strong>o, antecedente <strong>di</strong> mezzo secolo, <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o ISOPESCU, La stampa<br />

perio<strong>di</strong>ca romeno-italiana in Romania e in Italia, Roma: Istituto per l’Europa Orientale, 1937.<br />

25

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