01.06.2013 Views

guida antenne

guida antenne

guida antenne

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

244<br />

Fig.1 Foto del rosmetro che utilizza 3 nuclei<br />

toroidali anzichè una linea bifilare.<br />

ROSMETRO con NUCLEI in FERRITE<br />

Se utilizzando rosmetri a linea bifilare si prova a<br />

scendere al di sotto dei 20 MHz, ci si rende conto<br />

che la loro sensibilità si riduce notevolmente, quindi<br />

se vi occorre un rosmetro in grado di rilevare<br />

delle onde stazionarie da un minimo di 1 MHz fino<br />

ad un massimo di 170 MHz circa, dovete abbandonare<br />

quelli con linee bifilari e realizzarne uno<br />

con nuclei in ferrite.<br />

Se lo schema elettrico di tale circuito (vedi fig.3)<br />

risulta molto semplice, altrettanto non si può dire<br />

per la sua realizzazione pratica, quindi se desiderate<br />

farlo funzionare correttamente dovete seguire<br />

con attenzione tutte le istruzioni di montaggio.<br />

Come potete vedere in fig.3, il segnale RF applicato<br />

sul bocchettone Entrata raggiunge il bocchettone<br />

Uscita tramite un corto spezzone di filo di rame.<br />

Al centro di questo filo viene applicato il nucleo in<br />

ferrite siglato T1 provvisto di un doppio avvolgimento,<br />

che si ottiene usando due sottili fili isolati in<br />

plastica collegati in opposizione di fase.<br />

Il filo d’inizio A del primo avvolgimento va collegato<br />

alle due resistenze R1-R2 e al condensatore C1,<br />

mentre il filo terminale B va saldato sulla piccola<br />

piazzola di rame presente sul circuito stampato.<br />

Il filo d’inizio C del secondo avvolgimento va saldato<br />

sulla stessa piazzola sulla quale è saldato il<br />

Fig.2 Scatola del rosmetro vista dal lato dal<br />

quale fuoriescono i due bocchettoni RF.<br />

filo B del primo avvolgimento, mentre il filo terminale<br />

D va collegato alle due resistenze siglate R3-<br />

R4 e al condensatore C2.<br />

Dalle resistenze R1-R2 parte uno spezzone di filo<br />

del diametro di 1 mm circa, che viene fatto passare<br />

all’interno del nucleo in ferrite siglato T2, mentre<br />

dalle resistenze R3-R4 parte un identico spezzone<br />

di filo che viene fatto passare all’interno del<br />

nucleo in ferrite siglato T3.<br />

Alle estremità di questi due fili vanno applicati i<br />

diodi schottky siglati DS1-DS2, che provvedono a<br />

raddrizzare il segnale RF.<br />

Dall’uscita dei due diodi viene prelevata la tensione<br />

continua da applicare, tramite il deviatore S1,<br />

sul potenziometro R5 che permette di regolare la<br />

sensibilità dello strumento.<br />

Come strumento di misura si può usare un comune<br />

tester, oppure un piccolo strumentino da 100-<br />

250 microamper fondo scala.<br />

Poichè questo rosmetro è simmetrico, il segnale<br />

del trasmettitore che viene applicato sul bocchettone<br />

Entrata e prelevato dal bocchettone Uscita<br />

per essere inviato all’antenna, può anche essere<br />

applicato sul bocchettone Uscita e prelevato dal<br />

bocchettone Entrata.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!