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MERCOLEDI' 5 OTTOBRE SALA C ORE 9 - Avenue media

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Elena Antelmi, Marco Marcatelli, Fabio Pizza, Piergiuseppe Vinai*, Federica Provini<br />

Dipartimento di Scienze Neurologiche, Università degli Studi di Bologna, Bologna<br />

*GNOSIS no profit research group Cuneo<br />

Obiettivi: Indagare la prevalenza della Night Eating Syndrome (NES) in una popolazione<br />

di pazienti affetti da Restless Legs Syndrome (RLS), valutando la concomitante presenza<br />

del tratto psicologico alessitimico.<br />

Materiali e Metodi: Sono stati reclutati 120 pazienti consecutivi affetti da RLS in base ai<br />

criteri diagnostici internazionali. Ogni paziente ha ricevuto un’intervista telefonica<br />

strutturata per valutare le caratteristiche della RLS, le abitudini di vita, la presenza di<br />

patologie concomitanti e le relative terapie. Sono inoltre state somministrate la Scala di<br />

Epworth, la Beck Depression Inventory, il Night Eating Questionnaire (NEQ) e la Toronto<br />

Alexithymia Scale (TAS-20).<br />

Risultati: I pazienti (69% femmine e 31% maschi) avevano un’età <strong>media</strong> di 64 anni ± 11,<br />

ed un BMI medio di 26,6 ± 4. Il 29% dei pazienti ha riferito almeno un episodio di<br />

alimentazione notturna nel corso della propria vita, ma solo il 12% rispondeva ai criteri<br />

diagnostici per la NES. I pazienti con almeno un episodio alimentare notturno sono risultati<br />

più anziani (67 ± 11 vs 62 ± 11 p= 0,045), maggiormente affetti da patologie concomitanti<br />

(94,3% vs 80% p= 0,051) ed insonnia (42,9% vs 22,4% p= 0,023) e con maggior uso di<br />

farmaci (esclusi quelli per trattare la RLS) (91,4 vs 71,8% p= 0,019) rispetto a coloro che<br />

non avevamo mai presentato comportamenti alimentari notturni. All’interno del primo<br />

gruppo, confrontando i pazienti che rispondevano ai criteri diagnostici per la NES (N=15)<br />

rispetto a quelli che, pur avendo presentato episodi alimentari notturni, non rispondevano<br />

ai criteri per la NES (N=20), è emerso che i pazienti affetti da NES presentavano livelli più<br />

elevati di alessitimia (26,7% vs 0% p= 0,049).<br />

Conclusioni: La prevalenza della NES tra i pazienti affetti da RLS risulta più alta rispetto<br />

a quella della popolazione generale (6% vs 12%). Una maggiore difficoltà nel riconoscere<br />

e gestire le proprie emozioni è caratteristica dei pazienti affetti da RLS e NES.<br />

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