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MERCOLEDI' 5 OTTOBRE SALA C ORE 9 - Avenue media

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EFFETTI SULL‟ATTENZIONE SOSTENUTA NEL PAZIENTE NARCOLETTICO:<br />

CONFRONTO DI TERAPIE FARMACOLOGICHE E COMPORTAMENTALI<br />

G. Di Bernardo, P. Dolso, M. Sommaro, F. Basaldella, G.L. Gigli<br />

Clinica Neurologica Università degli Studi di Udine.<br />

Obiettivi: Alcune ricerche presenti in letteratura hanno valutato diverse componenti<br />

dell’attenzione nei pazienti narcolettici, dimostrando deficit di vigilanza e attenzione<br />

sostenuta, così come ampie fluttuazioni dell’allerta, soprattutto durante compiti lunghi e<br />

ripetitivi (Godbout et al., 1986; Fulda e Shulz, 2001). Più del 50% dei pazienti narcolettici<br />

lamenta inoltre problemi di memoria (Broughton et al., 1981; Smith et al., 1992); disturbi di<br />

concentrazione e difficoltà di apprendimento (Smith et al., 1992).<br />

L’obiettivo di questo studio è stato quello di confrontare le capacità di attenzione sostenuta<br />

in pazienti narcolettici in tre diverse condizioni sperimentali: 1.Terapia farmacologica<br />

(modafinil); 2. Terapia Comportamentale (nap ristoratore programmato); 3. Assenza di<br />

terapia (condizioni di base, nessun intervento). Il gruppo sperimentale è stato sottoposto a<br />

monitoraggio polisonnografico ambulatoriale in tutte e tre le sessioni sperimentali.<br />

Materiali: Sono stati utilizzati il test SART (Sustained Attention to Response Task), che<br />

misura l’attenzione sostenuta attraverso 3 parametri (tempi di reazione, numero di<br />

omissioni e di falsi allarmi), somministrato in quattro momenti della giornata (ore 10, 12, 14<br />

e 16) e il test ANT (Attention Network Test), che misura differenti componenti attentive<br />

(allerta, orientamento e controllo esecutivo) alla fine della giornata sperimentale (ore<br />

16:15). Entrambi i test sono stati somministrati in ciascuna delle condizioni sperimentali<br />

(terapia farmacologica, terapia comportamentale e assenza di terapia).<br />

Risultati: Per quanto riguarda il SART è risultato maggiore il numero di falsi allarmi alle<br />

ore 14 nella condizione 1 rispetto alla condizione 2. Il numero di omissioni e i tempi di<br />

reazione alle ore 12 sono risultati maggiori nella condizione 3 rispetto a quella 2. Per<br />

quanto riguarda l’ANT non sono risultate significativamente compromesse le diverse<br />

componenti attentive (allerta, orientamento e controllo esecutivo).<br />

Conclusioni: Il confronto tra terapie ha dimostrato la superiorità del farmaco e del nap<br />

ristoratore programmato rispetto all’assenza di terapia e la maggiore efficacia del nap<br />

rispetto alla condizione farmaco.<br />

Bibliografia:<br />

1) Fronczek R., Middelkopp HAM., Van Dijk JG., Lammers GJ. (2005). Focusing on<br />

vigilance instead of sleepiness in the assessment of narcolepsy: High sensitivity of the<br />

Sustained Attention to Response Task (SART), Sleep, Journal of Sleep and Sleep<br />

Disorders Research, 29(2), 187-191.<br />

2) Robertson IH., Manly T. (1999). Sustained attention deficits in time and space, Oxford<br />

University Press, 297-310.<br />

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