MERCOLEDI' 5 OTTOBRE SALA C ORE 9 - Avenue media
MERCOLEDI' 5 OTTOBRE SALA C ORE 9 - Avenue media
MERCOLEDI' 5 OTTOBRE SALA C ORE 9 - Avenue media
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
EPILESSIA NOTTURNA FARMAC<strong>ORE</strong>SISTENTE: PREDITTORI DELL‟OUTCOME<br />
CHIRURGICO.<br />
A. Losurdo 1 , G. Della Marca 1 , P. Proserpio 2 , L. Tassi 2 , F. Cardinale 2 , G. Lo Russo 2 , L.<br />
Nobili 2 .<br />
1 Dipartimento di Neuroscienze, UCSC, Roma.<br />
2 Dipartimento di Neuroscienze, Centro per la Chirurgia dell’Epilessia ―Claudio Munari‖,<br />
Ospedale Niguarda Ca’ Granda, Milano.<br />
Obiettivi. Identificare i fattori predittivi di guarigione in una popolazione di pazienti con<br />
Epilessia Notturna focale farmaco resistente trattati chirurgicamente. Materiali. Casistica<br />
retrospettiva composta da 955 pazienti sottoposti a trattamento neurochirurgico presso il<br />
Centro per la Chirurgia dell’Epilessia ―C. Munari‖. Sono stati selezionati pazienti affetti da<br />
epilessia notturna con un follow-up postchirurgico di 24 mesi: 103 pazienti (53 uomini, 50<br />
donne, età: 8-55 anni) Metodi. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad un iter diagnosticostrumentale<br />
pre-chirurgico consistente in esame neurologico, EEG, RM, videoEEG<br />
(98/103 pazienti); in 67/103 pazienti è stata eseguita Video-Stereo-EEG. Tutti i pazienti<br />
hanno ricevuto una diagnosi istopatologica post-intervento. Per la valutazione<br />
dell’outcome chirurgico è stata applicata la classificazione di Engel. E’ stata analizzata la<br />
correlazione tra outcome chirurgico e variabili potenzialmente predittive, distinte in: prechirurgiche<br />
(sesso, durata di malattia, età all’epoca dell’intervento, RM, frequenza delle<br />
crisi, stereo-EEG), chirurgiche (sedi di lesione) e post-chirurgiche (caratteristiche<br />
istopatologiche). Risultati. I pazienti presentavano sedi lesionali differenti: Frontale<br />
(60/103), Fronto-opercolare (1/103), Temporale (22/103), Fronto-temporale (1/103),<br />
Temporo-insulare (2/103), Opercolo-insulare (8/103), Parietale (1/103), Temporooccipitale<br />
(4/103), Centrale (1/103), Centro-parieto-occipiatale (1/103), Occipito-parietale<br />
(2/103). Dopo due anni di follow-up, 78/103 pazienti erano liberi da crisi (classe I di Engel),<br />
9/103 classe II, 7 classe III e 9 classe IV. La positività RM e la diagnosi di displasia di<br />
Taylor, associata o meno a cellule Baloon, sono risultate associate ad un rischio<br />
significativamente più basso di ricorrenza delle crisi. Le diagnosi di displasia architetturale,<br />
di Epilessia criptogenetica, la necessità di eseguire la StereoEEG sono risultate correlate<br />
ad un maggior rischio di persistenza delle crisi. Discussione e Conclusioni. Lo studio<br />
conferma che le epilessie notturne possono avere un’origine extra-frontale in un’elevata<br />
percentuale di casi; l’opzione chirurgica può costituire una valida scelta terapeutica nell’<br />
Epilessia Notturna focale farmacoresistente, sia frontale che extrafrontale. Un accurato<br />
protocollo di valutazione pre-chirurgica è fondamentale nella selezione di pazienti<br />
candidabili al trattamento chirurgico.<br />
7