MERCOLEDI' 5 OTTOBRE SALA C ORE 9 - Avenue media
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PRIORITà DI ESECUZIONE DELL‟ESAME POLISONNOGRAFICO IN UNA<br />
POPOLAZIONE OSPEDALIZZATA DI PAZIENTI SEVERAMENTE OBESI:<br />
DEFINIZIONE ATTRAVERSO UNA SCALA MULTIDIMENSIONALE<br />
P. Ferronato Ω , L. Sellitti •* , P.Fanari**, I.Tovaglieri**, M. Bigoni • , E. Giacomotti • , A. Mauro •* ,<br />
A. Liuzzi Ω , L. Priano •*<br />
• Divisione di Neurologia e Neuroriabilitazione,IRCCS Istituto Auxologico Italiano,<br />
Piancavallo (VB).<br />
* Dipartimento di Neuroscienze - Università di Torino<br />
Ω Divisione di Medicina Generale, IRCCS Istituto Auxologico Italiano, Piancavallo (VB).<br />
**Divisione di Riabilitazione Respiratoria, IRCCS Istituto Auxologico Italiano, Piancavallo<br />
(VB).<br />
INTRODUZIONE: L’obesità è il maggiore fattore di rischio per sviluppare la sindrome delle<br />
apnee ostruttive del sonno (OSAS) e si associa a gravi complicanze cardiovascolari. In un<br />
contesto ospedaliero dedicato al paziente gravemente obeso le usuali scale di valutazione<br />
di rischio di OSAS non stratificano adeguatamente i pazienti in relazione alla priorità di<br />
esecuzione dell’esame polisonnografico. Obiettivo di questo nostro studio preliminare è<br />
stato quello di verificare l’adeguatezza di una scala multidimensionale appositamente<br />
creata per questo scopo, definita Scala di Priorità (SP).<br />
MATERIALI E METODI: Sono stati reclutati 85 pazienti afferenti presso le divisioni del<br />
nostro Istituto (48.6 ± 10.8 anni, 42.7 ± 16.3). Ai pazienti è stata somministrata la SP<br />
basata sui seguenti item, opportunamente pesati: età, professione a rischio, Body Mass<br />
Index, eventi rivelatori di sonnolenza (incidenti stradali), sonnolenza diurna (anche basata<br />
sulla scala di Epworth della sonnolenza o ESS), sintomi notturni, comorbidità<br />
(cardiovascolare, respiratoria, cerebrovascolare). Ai pazienti è stato quindi assegnato un<br />
punteggio espresso in percentuale (100% = massima priorità). I pazienti sono quindi stati<br />
sottoposti a polisonnografia standard.<br />
RISULTATI: gli item della SP presi singolarmente presentavano scarsa correlazione con i<br />
parametri polisonnografici che definiscono la gravità dell’OSAS. Il punteggio totale della<br />
SP definiva invece tre sottogruppi di pazienti: gruppo 1 (67 pazienti) caratterizzato da una<br />
buona correlazione tra punteggio della SP e rispettivamente indice di apnea/ipopnea<br />
(r=.67; p=0.03) e tempo trascorso con saO2 minore dell’80% (r=.61; p=0.04); in questo<br />
caso la scala SP stratificava correttamente i pazienti; gruppo 2 (10 pazienti) caratterizzato<br />
da basso punteggio della SP e indici polisonnografici indicanti OSAS severa<br />
(potenzialmente ―sottovalutati‖, a rischio di non eseguire prioritariamente l’esame<br />
polisonnografico); un terzo gruppo (8 pazienti) caratterizzato da elevato punteggio alla SP<br />
e riscontro di OSAS non severa (―sopravvalutati‖, in cui è stata assegnata erroneamente<br />
una priorità eccessiva). DISCUSSIONE: I dati del nostro studio preliminare indicano che<br />
l’utilizzo di una scala multidimensionale può aiutare nell’identificazione oggettiva di quali<br />
pazienti devono eseguire prioritariamente il monitoraggio cardiorespiratorio notturno:<br />
l’aumento della numerosità dei casi studiati potrà fornire ulteriori indicazioni per migliorare<br />
questo strumento al fine di ridurre ulteriormente i margini di errata valutazione.<br />
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