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MERCOLEDI' 5 OTTOBRE SALA C ORE 9 - Avenue media

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INTERVENTO PSICOEDUCATIVO PER PAZIENTI AFFETTI DA SINDROME APNOICA<br />

OSTRUTTIVA IN TRATTAMENTO VENTILATORIO NOTTURNO CON CPAP:<br />

UN‟ESPERIENZA PILOTA.<br />

S. Barello 1 , R. Balestrieri 1 , L. Borghi 1 , A. Pincherle 2 , E. Zambrelli 2 , E.A. Moja 1 , M.P.<br />

Canevini 2<br />

1 Cattedra di Psicologia Clinica e Medica, Dipartimento di Medicina Chirurgia e<br />

Odontoiatria, Università degli Studi di Milano.<br />

2 U.O. Neurologia II, A.O. San Paolo-Polo Universitario, Milano<br />

Obiettivi. La sindrome apnoica ostruttiva nel sonno (OSAS) colpisce il 2-5% della<br />

popolazione generale [1] e costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di patologie<br />

cardiovascolari, cerebrovascolari e metaboliche [2]. Trattamento d’elezione per le apnee<br />

ostruttive nel sonno è l’utilizzo del dispositivo CPAP (Continous Positive Airway Pressure)<br />

[3]. Tuttavia l’aderenza al trattamento risulta difficoltosa e si attesta tra il 65% e l’80% dei<br />

pazienti [4]. Scopo del presente lavoro è descrivere un programma pilota di gruppo psicoeducativo<br />

rivolto a pazienti affetti da OSAS e in trattamento ventilatorio notturno con CPAP<br />

presso l’Ospedale S.Paolo-Polo Universitario di Milano. Materiali e Metodo: Il<br />

programma si articola in 8 incontri a cadenza settimanale della durata di 1 h e ½ condotti<br />

da un team multidisciplinare (infermiera, psicologa, neurologo, dietista). In una prima fase,<br />

i pazienti hanno condiviso le problematiche e gli stati emotivi relativi all’uso della CPAP<br />

con l’obiettivo di far emergere dubbi e domande. In una seconda fase il neurologo e la<br />

dietista hanno condotto due lezioni basandosi sui bisogni formativi dell’aula.<br />

Risultati: Hanno partecipato al gruppo 6 pazienti (5 maschi/1 femmina; età <strong>media</strong>: 64,6;<br />

range: 46-77; BMI medio: 33,76; AHI medio: 33,2; ODI medio: 37,7) con diagnosi di OSAS<br />

severa ricevuta in <strong>media</strong> da 1 mese. I risultati preliminari, sulla base delle verbalizzazioni<br />

dei pazienti raccolte al termine del programma, evidenziano un atteggiamento propositivo<br />

ed un miglioramento nella gestione del dispositivo CPAP oltre ad una diminuzione<br />

dell’ansia connessa al suo utilizzo. Discussione e conclusione La nostra esperienza<br />

suggerisce che i pazienti affetti da OSAS in trattamento ventilatorio notturno apprezzano la<br />

possibilità di affrontare emozioni e cognizioni relative alla loro patologia all’interno di<br />

percorsi psicoeducativi. Tale intervento ha permesso infatti di acquisire nozioni mediche<br />

legate all’OSAS e alla CPAP e elaborare il vissuto emotivo relativo alle difficoltà<br />

sperimentate. L’elemento del gruppo sembra rappresentare una possibile risorsa di<br />

condivisione ed apprendimento.<br />

Bibliografia<br />

[1] Young T, Peppard P, Gottlieb D. Epidemiology of obstructive sleep apnea: a population<br />

health perspective. Am J Resp Crit Care Med 2002;165:1217–39.<br />

[2] Shamsuzzaman AS, Gersh BJ, Somers VK. Obstructive sleep apnea implications<br />

for cardiac and vascular disease. J Am Med Assoc 2003;290:1906–14.<br />

[3] Gilles TL, Lasserson TJ, Smith BJ, White J, Wright J, Cates CJ. Continuous positive<br />

airway pressure for obstructive sleep apnoea in adults. Cochrane Database Syst<br />

Rev 2006;3:CD001106.<br />

[4] Engleman H, Wild M. Improving CPAP use by patients with sleep apnoea. hypopnoea<br />

syndrome (SAHS). Sleep Med Rev 2003;7:81–99.<br />

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