Scarica The Life and Times of DaCa$h - Rolling Stone

tori? La povera zia Shaq...”
“Cheeeev, ascolta...”
“Aaaah no io ti ho già ascoltato per troppo tempo, troppo,
TROPPO tempo Leeroy T. Washington! Eh no, io ora penso
che tu dovresti solamente...”
“CHEEEEEV!” gridò forte DaCa$h nella cornetta prima di
cominciare a sbatterla forte contro il pianale dell’aereo, più e
più volte fino a che dei pezzi non ne volarono via.
Si fermò: Wys e Big P lo guardavano silenziosi, con una vaga
aria di compassione nei loro occhi.
“Porcatroia, è proprio stupido” disse Big P.
Si rigirarono riprendendo ad immergersi nei loro discorsi di
flow, e beats, e cazzs.
Tentò di appoggiare con pochi goffi risultati il telefono di
nuovo nella sua posizione originaria. Si risedette comodo:
dopo la telefonata con sua sorella persino i loro discorsi sembravano
meglio che niente: azzardò uno o due interventi,
ottenendone solo un paio di sguardi di compatimento. Minchia
se sapevano farlo sentire un povero sfigato.
07. Los Angeles - aereoporto internazionale
Era lì davanti a lui, in mezzo a tutto il plasticame aeroportuale.
“Sei arrivato, man” gli disse T-Bone con il solito sorriso innaturale
che avrebbe voluto non ricordare
“Già. Quindi? Cosa si fa?” lo incalzò pratico DaCa$h
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