Scarica The Life and Times of DaCa$h - Rolling Stone

al riparo da Leroy GiàMortoUnaVoltaEPrestoDue Washington.
Un gran casino, compare.
Raccolse il cellulare, il display diceva Wysdom.
“Yo”.
La voce di Wysdom era profonda. “Che fai man?”
“Niente”.
“Niente?”
“Riposo”.
“Birretta?”
Era una richiesta non inconsueta ma non scontata.
Si alzò lentamente, sentendo i muscoli delle gambe tirare un
po’ sotto le bragone rap.
“Sì dai. Qui nella hall?”
“Tra dieci minuti”.
Appoggiò il cellulare, spegnendolo. Non aveva bisogno di
sentire nessuno ora, Jamija era chissà dove, e un po’ di spazio
gli piaceva. Chevelle tantomeno. Non aveva voglia di spaccare
l’ennesimo telefono. Ricco si, scemo è un’altra cosa.
Lo specchio rimandò l’immagine del suo cuginetto frocio
Leeroy DaCa$h cadavereambulante Washington.
Hmm.
23. Say no go
Quando era giovane Wysdom doveva essere stato un gran
fico, uno di quelli seri, militanti: aveva fatto anche un featuring
su un pezzo del primo disco dei Public Enemy che però
all’ultimo era stato tolto dalla scaletta.
Ora a vederlo aveva la panza, zoppicava un po’ (incidente
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