Scarica The Life and Times of DaCa$h - Rolling Stone

Se avesse letto Suskind avrebbe capito di seguirne il profumo
della bellezza, ma DaCa$h ha un’idea approssimativa del
concetto di bellezza, figuriamoci se conosce Suskind.
Gli stereo, come si conviene, sono alti, molto alti, ma si riesce
a parlare senza gridare.
Si avvicina a lei da dietro, come un predatore che scelga con
calma in quale punto azzannarla. Ma non è così, lui resta a
guardarla per un tempo interminabile mentre è concentrata
su un quadro di robe strambe appeso alla parete. La gente
continua a cagargli il cazzo ma lui li piscia. Che pensino che
sia la swagga: fa rockstar. Anche T-Bone dice che va bene,
essere stronzi. A lui riesce alla grande, tipo.
Lei si gira all’improvviso, guardandolo dritto negli occhi
come se avesse saputo dall’inizio che girandosi li avrebbe incontrati.
Ed ha questi occhioni profondi, accesi e silenziosi.
Gli si avvicina e, tenendosi a breve distanza gli mormora con
una voce bassa e sensuale: “Su di te c’è un pessimo karma,
guerriero. Posso vedere una sorte di sventura e di morte su di
te. Parlo con la voce degli dei, che tutto sanno, tutto vedono
e compatiscono. Il mio destino come poetessa-profetessa - mi
è stato annunciato - è quello di condividere con te o fuggire
la tua sventura se solamente un motto proferirà dalle tue
mortali labbra”.
“Eh?”
Nemmeno una parola della poetessa penetra nella zucca dura
di DaCa$h. Così, a pelle, gli verrebbe voglia di grattarsi i
coglioni per scaramanzia, così, per sicurezza. Ma non gli pare
il caso.
Il viso di Jamija si distende in un sorriso sincero e a suo modo
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