Scarica The Life and Times of DaCa$h - Rolling Stone

09. Fat Recordings Company, Los Angeles,
due giorni dopo
Mentre stormi di camerieri in livrea cominciavano a riempire
il buffet d’ordinanza che i giornalisti già occhieggiavano
impazienti, Fat Hustla, T-Bone, Wysdom, Big P ed un agitatissimo
DaCa$h entrarono nella stanza, sedendosi al tavolo
della conferenza.
T-Bone battè col dito due volte sul microfono. Sapeva che
funzionava, ma era un gesto più scaramantico che altro.
“Check check mi sentite?”
Le prime file annuirono, mentre le telecamere dei network
ronzavano inquadrando un Daca$h infastidito dai flash dei
fotografi. La gente che prima rumoreggiava cominciò a fare
silenzio, lentamente. Tutti si sedettero, lo show iniziava.
Si sentiva uno sfigato alla gara di spelling delle elementari.
“Buongiorno signori” esordì T-Bone mentre qualcuno accennava
un timido applauso “oggi siamo qui perché siamo
fieri di presentarvi un artista che ancora prima di debuttare
è già una star: non il solito arricchito o il rapper borghese in
vestito di Gucci che sproloquia di Black Panthers. Con il suo
passato da spacciatore e da criminale vero, non da operetta
come noi-sappiamo-chi” fece un ammicco generico che
poteva indicare tutti o nessuno “DaCa$h è l’espressione più
vera e più pura della cultura afroamericana gangsta di questo
secolo”.
Qualcuno borbottò tra le fila: DaCa$h si sentiva come se
stessero parlando di un altro e la cosa non lo riguardasse, ed
intanto ostentava senza sforzo tutta quella swag ammaestrata
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