Scarica The Life and Times of DaCa$h - Rolling Stone

“Non è mixato del tutto, eh. Va fatto ancora il mastering”.
“Sciolto. So come funziona” si girò verso l’impianto “dovrei
fare un cartello con scritto SO CHE NON È FINITO, SO
CHE NON È MIXATO, SO CHE NON È MASTERIZ-
ZATO, SI È UNA BOMBA, DOV’È IL MIO BONIFI-
CO?”. Risero entrambi. Infilò il cd in un lettore quasi demodé
oramai, e premette un tasto play ben consumato. Il beat
partì, con sopra il rappato sgraziato di DaCa$h. La canzone
si chiama “Steal to the poor”, ruba ai più poveri per farti ricco.
Fat Hustla guardava dritto Steve in silenzio, che ascoltava
impassibile.
“Uomo, posso darti un parere?” disse questi, dopo avere
ascoltato un minuto con la fronte reclinata in avanti e gli
occhi fissi dinanzi a sé come un pointer, concentrato nell’ascolto.
“Non che cambi nulla, eh...”
“Devi”.
“Vorrei dirtelo in modo diplomatico, ma non so se c’è”. Inarcò
le sopracciglia e lo guardò negli occhi.
“Spara”.
“Fa cagare. Senza offesa, man, è veramente una merda”.
Fat Hustla rise buttando appena all’indietro la testa, e scoprendo
la sua chiostra di dentoni bianchi immacolati.
“Bingo!”
“Mmm. Ti ha dato di volta il cervello, man?”
“Lo so benissimo! Voglio dire: so che è una merda. “
“E vuoi pompare sta roba? I soldi non sono miei, compare: a
me va bene, ma non credo che funzionerà”.
“Oh, funzionerà eccome, non aver paura” sorrise.
“Man, onesto: sono le solite menate gangsta strapompate e
35