Scarica The Life and Times of DaCa$h - Rolling Stone

scema è un’altra cosa. Forse. Wys gli diede un calcetto sullo
stinco: con un sussulto, si aggiustò gli occhiali: ora quegli
occhiali neri da fichetto sarebbero diventati essenziali.
“Domande?”
Dalla prima fila si alzò un giornalista in panciotto sulla quarantina,
piccolino, con una corona di capelli rossi ed il pizzo.
“Amon Thunsday, Los Angeles Times. Possiamo fare domande
a DaCa$h?”
“Siamo qui apposta” sorrise T-Bone.
“DaCa$h” disse il giornalista “sappiamo che lei ha un passato
turbolento di droga, spaccio ed altre cose. Come mai ha
cambiato così repentinamente la sua vita?”
Gli occhiali di DaCa$h ebbero un baluginio interno che solo
i suoi occhi poterono cogliere.
Tra la folla dei giornalisti, in ultima fila, collegato con un wifi
ai suoi occhiali c’era Bob Williamson, uno degli “scrittori” di
DaCa$h che cominciò a digitare freneticamente, inosservato,
su un portatile.
DaCa$h cominciò a leggere le lettere che si formavano sui
suoi occhiali, come gli era stato detto di fare.
“Perché” cominciò esitante, col suo solito tono sgraziato “ho
avuto una visione. Ho visto il mio corpo fluttuare sotto di
me ed ho capito che stavo andando” (pausa di cambio riga)
“da Dio. Ma Dio mi ha offerto una seconda chance, e mi ha
detto che” (pausa di cambio riga) “saaaaarei potuto tornare
sulla Terra se avessi cantato la vita gangsta, per far capire
cos’è davvero ai giovani”.
Ce l’aveva fatta bene, come da copione. Sospirò piano.
Un altro giornalista, più avanti negli anni, si alzò veloce dalla
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