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All’erta epidemie<br />
Olimpiadi <strong>20</strong>06<br />
pronto un progetto<br />
Attività d’intelligence sul<br />
territorio e tecnologie<br />
per rilevare tempestivamente<br />
eventuali epidemie. E dare<br />
l’allerta in tempi rapidi. E’ il<br />
Progetto di sorveglianza sindromica<br />
a cura del ministero della<br />
Salute, presentato al Sanit, alla<br />
Fiera di Roma, durante il convegno<br />
“Alle frontiere della salute”,<br />
promosso dallo stesso ministero.<br />
Il progetto sarà sperimentato durante<br />
le Olimpiadi invernali del<br />
<strong>20</strong>06 a Torino.<br />
“Gli operatori dei Dipartimenti di<br />
sanità pubblica – spiega Luisa Sodano,<br />
della Direzione generale<br />
della prevenzione sanitaria del<br />
ministero della Salute – svolgono<br />
un lavoro investigativo, in collegamento<br />
con le istituzioni centrali,<br />
monitorando in tempo reale<br />
alcuni indicatori di malattia. Si<br />
riesce così a rilevare le epidemie<br />
prima di quanto è oggi possibile.<br />
Questo sistema di sorveglianza,<br />
che non sostituisce ma integra<br />
quelli attuali, ha avuto grande<br />
sviluppo negli USA dopo l’allarme<br />
antrace nel <strong>20</strong>01, richiede<br />
un’elevata componente tecnologica<br />
e analizza dati come gli accessi<br />
ai Pronto soccorso o gli acquisti<br />
dei farmaci da banco”.<br />
21 IN-PREVENZIONE<br />
Fra gli obiettivi del progetto italiano<br />
di “sorveglianza sindromica”,<br />
potenziare in alcuni ospedali<br />
“sentinella” la sorveglianza in base<br />
ai problemi di triage nei Pronto<br />
soccorso, mettere in rete gli<br />
11 centri anti-veleno del nostro<br />
Paese, definire procedure di gestione<br />
dell’allerta uguali ovunque.<br />
Il tutto sarà sperimentato durante<br />
le Olimpiadi invernali di Torino<br />
a febbraio prossimo. Sulla scrivania<br />
del ministro della Salute è<br />
in via di stesura il decreto per la<br />
costituzione del sotto-comitato<br />
scientifico che avrà il compito di<br />
definire gli aspetti tecnici e organizzativi,<br />
monitorare i risultati<br />
e la sperimentazione nel capoluogo<br />
piemontese. Il progetto è<br />
coordinato dall’Istituto Superiore<br />
di Sanità. Per raggiungere gli<br />
obiettivi fissati serviranno almeno<br />
tre anni: sono stati già stanziati<br />
600mila euro dal Programma<br />
<strong>20</strong>04 del Centro di controllo<br />
delle malattie (Ccm). ■