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CHE COSA C’E DI NUOVO<br />

Dalle sanzioni per i possessori di libretti al portatore<br />

con saldo superiore a 12.500 euro, al nuovo codice<br />

deontologico sui sistemi di informazioni creditizie<br />

Libretti<br />

al portatore<br />

Dal primo luglio <strong>20</strong><strong>05</strong> i libretti<br />

al portatore con saldo<br />

superiore ai 12.500<br />

euro subiranno delle pesanti sanzioni.<br />

Il decreto legislativo<br />

56/<strong>20</strong>04 di attuazione della direttiva<br />

Ue sull’antiriciclaggio ha<br />

previsto per i libretti con saldo superiore<br />

ai 12.500 euro penali che<br />

vanno fino al <strong>20</strong>% del saldo con<br />

deposito entro i 250.000 euro e<br />

dal <strong>20</strong> al 40% con saldo superiore.<br />

I libretti al portatore sono strumenti<br />

di risparmio particolarmente<br />

utilizzati dai risparmiatori<br />

non più giovanissimi, specialmente<br />

nel sud. Secondo stime<br />

Garanzie su<br />

mutui e rate<br />

DLa dicitura “cattivo pagatore”<br />

è scomparsa con<br />

il <strong>20</strong>04. Dal 1 gennaio di<br />

questo anno è entrato in vigore<br />

il nuovo codice deontologico sui<br />

sistemi di informazioni creditizie<br />

che regolamenta e limita la tenuta<br />

dei dati del cliente di banche<br />

e finanziarie.<br />

Il nuovo codice prevede più garanzie<br />

per chi chiede un mutuo,<br />

un prestito personale o un finanziamento<br />

per l’acquisto di beni<br />

di consumo. Alle nuove norme<br />

si dovranno attenere le attuali<br />

“centrali rischi”: le banche dati<br />

che registrano le delicate informazioni<br />

sui consumatori che han-<br />

67<br />

non ufficiali, in tutta Italia sarebbero<br />

circa 18 milioni.<br />

Le sanzioni sarebbero dovute<br />

scattare al 31 gennaio, ma il Consiglio<br />

dei Ministri, sentite le lamentele<br />

che si levavano da più<br />

parti sulla mancanza di una adeguata<br />

pubblicizzazione del decreto,<br />

ha ritenuto opportuno avvalersi<br />

di una proroga.<br />

Chi non è ancora in linea con le<br />

disposizioni antiriciclaggio dovrebbe<br />

andare in banca entro il<br />

nuovo termine del 30 giugno per<br />

mettersi in regola. Le possibilità<br />

sono quattro: chiudere il libretto;<br />

portare il deposito entro i 12.500<br />

euro incassando la somma eccedente;<br />

dividere la cifra su più libretti<br />

sotto il tetto fatidico; infine,<br />

convertire il vecchio saldo in<br />

titoli nominativi. Dal primo luglio<br />

no richiesto un prestito. Le società<br />

che le gestiscono, così come<br />

le banche, le società finanziarie<br />

e di leasing che le consultano,<br />

avranno tempo sino al 30<br />

aprila per adeguarsi al nuovo codice.<br />

Le garanzie verranno anche<br />

estese, entro il 31 luglio, ai vecchi<br />

creditori.<br />

Le novità assicurano maggiore<br />

trasparenza e più tutele per i<br />

clienti: la modulistica è stata resa<br />

più chiara e possono essere<br />

utilizzate solo informazioni relative<br />

al sistema creditizio. E le informazioni<br />

non possono essere<br />

usate per marketing o ricerche di<br />

mercato.<br />

Ma il cambiamento più rilevante<br />

è quello che riguarda la segnalazione<br />

delle morosità: nel caso di<br />

un primo ritardo, la segnalazio-<br />

gli inadempienti non avranno<br />

scampo. Gli istituti di credito saranno<br />

tenuti a segnalare tutte le<br />

infrazioni, anche di coloro che<br />

non andranno agli sportelli. Questi<br />

libretti sono per natura anonimi,<br />

ma le banche hanno il dovere<br />

di identificare i portatori.<br />

Le banche hanno 30 giorni di tempo<br />

per segnalare i libretti non in<br />

regola. Poi il Ministero dell’Economia<br />

entro altri 30 giorni invierà al<br />

librettista l’atto di contestazione<br />

dell’infrazione e quindi il provvedimento<br />

sanzionatorio. ■<br />

ne può partire solo dopo 1<strong>20</strong><br />

giorni dalla scadenza del pagamento,<br />

e nel caso di mancato<br />

versamento solo dopo quattro rate<br />

non regolarizzate. Le “sofferenze”<br />

regolarizzate dovranno<br />

essere cancellate dopo un anno<br />

(prima erano cinque)per ritardi fino<br />

a due rate, e dopo due anni<br />

per ritardi superiori. Le informazioni<br />

sugli inadempimenti potranno<br />

essere conservate fino a<br />

tre anni. ■<br />

FINANZA<br />

di Mauro Subrizi

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