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Stampa ENPAM-Feb/05-1/20

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tiva, il presente volume, ricco di dati, statistiche<br />

e tabelle illustrative, descrive in<br />

modo completo ed aggiornato l’eziopatogenesi,<br />

la diagnosi e la terapia degli<br />

eventi morbosi e dei molteplici fattori di<br />

rischio ad essi correlati, distinguendosi<br />

per l’importanza data alla presentazione<br />

dei criteri di valutazione del rischio globale<br />

vascolare. Infatti la concomitanza di<br />

piccole alterazioni del livello dei diversi<br />

fattori di rischio che caratterizzano questa<br />

sindrome sono, nel loro insieme, più<br />

pericolose di un’unica, seppur ampia, variazione.<br />

OM, FIMMG, Potenza.<br />

PARMENIDE PROFETA<br />

DELLA GLOBALIZZAZIONE<br />

Albino Nolletti ha tradotto interamente<br />

i 19 frammenti del poema didascalico di<br />

Parmenide Sulla natura con l’intento di<br />

risolvere il problema sollevato da Socrate,<br />

secondo il quale i testi scritti, se li si interroga,<br />

tacciono maestosamente.<br />

L’intento di Nolletti è stato infatti quello<br />

di dare una interpretazione definitiva<br />

ai passi più controversi del poema,<br />

in particolare di quelli del primo, sesto,<br />

ottavo e diciannovesimo frammento e<br />

dell’intero sedicesimo, relativo al pensiero<br />

e alla dimensione onnicomprensiva<br />

dell’essere. I diciannove frammenti<br />

(il diciottesimo ci è pervenuto in latino)<br />

sono riportati in lingua originale sulle<br />

pagine di sinistra, su quelle di destra<br />

sono riportate la traduzione e la relativa<br />

parafrasi fatte dall’autore. I brani del<br />

poema sono introdotti da una esposizione<br />

del periodo storico e filosofico in<br />

cui ha operato Parmenide e della filosofia<br />

che l’ha preceduto. Ad essi seguono<br />

un commento del testo originale<br />

nelle sue possibili interpretazioni<br />

nonché una serie di capitoli che, prendendo<br />

in esame le diverse problematiche<br />

sollevate, vanno a formare un approfondito<br />

studio del pensiero del grande<br />

filosofo di Elea.<br />

La nuova Editrice, via P. Taccone 12,<br />

Teramo; www.parmenide.info<br />

IN ORDINE SPARSO<br />

Con questa raccolta di poesie Giovanni<br />

Mazzotta vuole esprimere e rappresentare<br />

i propri sentimenti, la spontanea partecipazione<br />

del suo animo nei confronti<br />

nelle più varie manifestazioni della vita e<br />

cercando, perché no, di meravigliare l’animo<br />

altrui.<br />

Egli infatti non si aspetta dal suo poeta-<br />

63<br />

re nulla di più dell’apprezzamento che i<br />

lettori, consapevoli della fatica richiesta<br />

dallo scrivere in versi, dal trovare le rime<br />

e le assonanze necessarie per dare senso<br />

poetico alle emozioni e agli stati d’animo,<br />

sapranno accordargli.<br />

La sua è prevalentemente una poesia<br />

conviviale e d’occasione: compleanni,<br />

matrimoni, promozioni, feste e altri avvenimenti<br />

offrono l’afflato necessario alla<br />

sua vena poetica; ma anche le manifestazioni<br />

della natura lo ispirano: l’alternarsi<br />

delle stagioni, il fiorire dei prati, il<br />

volo delle farfalle, la neve, il temporale<br />

gli suggeriscono liriche ricche di spontaneità.<br />

Nei suoi versi, poi, traspare il sincero<br />

sentimento dell’amicizia, della compartecipazione<br />

e dell’amore, sia esso coniugale,<br />

paterno o filiale. Particolarmente<br />

sentita e commossa è la poesia dedicata<br />

alla madre Iolanda, scritta nel suo<br />

comprensibile dialetto pugliese dalle intonazioni<br />

greche, che sembra ora un italiano<br />

medievale, ora un dialetto di altre<br />

regioni, ora ricorda la lingua castigliana:<br />

un linguaggio con il quale riesce ad esprimersi<br />

in un verseggiare immediato e pieno<br />

di sentimento.<br />

Cerboni Editore,<br />

Cerbara di Città di Castello (PG).<br />

THE STRUCTURE OF THE MIND<br />

Il ponderoso volume scritto in lingua inglese<br />

da Francesco Belfiore, che ha il sottotitolo<br />

“schema di un sistema filosofico”,<br />

rappresenta un originale tentativo<br />

di restaurare l’aspirazione neoclassica mirante<br />

ad un sistema filosofico completo,<br />

fondato su solide basi ontologiche ed elaborato<br />

mediante un metodo induttivo<br />

che parte dall’osservazione interna o introspezione.<br />

Basandosi sulla caratteristica distintiva di<br />

presentare un sistema filosofico originale<br />

e completo, l’autore diverge dalla letteratura<br />

filosofica degli ultimi decenni,<br />

che si è sempre più focalizzata su settori<br />

specifici contrapponendosi alle recenti<br />

tendenze esistenzialiste e post-moderne.<br />

Con questo lavoro egli dimostra come il<br />

riferimento ad un sistema filosofico completo<br />

sia la necessaria premessa per ogni<br />

indagine filosofica e sostiene che la mancanza<br />

di tale riferimento è stata causa di<br />

speculazioni e interpretazioni errate, che<br />

hanno indotto diversi pensatori a considerare<br />

come autonomi dei sistemi, quali<br />

il linguaggio e la logica formale, che invece<br />

possono essere adeguatamente studiati<br />

solamente inquadrandoli nella più<br />

complessa realtà di cui fanno parte. In<br />

questo senso il pensiero di Belfiore si discosta<br />

anche dalla moderna linguistica.<br />

Le numerose questioni affrontate in quest’opera,<br />

che l’autore per altro si propone<br />

di sviluppare e approfondire in prossime<br />

pubblicazioni, offrono nuovi argomenti<br />

e soluzioni nel campo della ontologia,<br />

della conoscenza, del linguaggio,<br />

dell’estetica, della politica e dell’etica.<br />

University Press of America, NY.<br />

AFRICA SEMPRE<br />

È il diario della prima esperienza lavorativa<br />

che Guido Colesanti fece dopo la<br />

laurea in medicina, quando, tramite l’Alto<br />

Commissariato per la Sanità italiano,<br />

fu assunto per un anno come medico<br />

condotto dal Governo Regionale del Fezzàn.<br />

Una sorta di medico senza frontiere<br />

ante litteram partito per la Libia nell’aprile<br />

del 1958. Il racconto comprende<br />

il periodo che va dal 21 Aprile al 30 settembre<br />

dello stesso anno perché la parte<br />

riguardante gli ultimi sette mesi è andata,<br />

chissà come, perduta.Queste pagine<br />

non rendono semplicemente conto<br />

dei problemi sanitari e dei casi clinici<br />

affrontati durante il periodo lavorativo,<br />

quasi fossero il diario di bordo di una<br />

nave. In esse Colesanti registra anche<br />

l’entusiasmo per la sua iniziale attività<br />

di medico e l’eccitazione datagli dal trovarsi<br />

in un paese e in un ambiente tanto<br />

diversi da quelli italiani, tra persone<br />

temprate da una vita più semplice e più<br />

povera di quella che egli aveva conosciuto<br />

fino ad allora e che, proprio per<br />

questo, in molte occasioni, anche professionali,<br />

sono state capaci di suggerirgli<br />

come comportarsi quando si trovava<br />

ad agire sprovvisto dei mezzi che<br />

riteneva essenziali.<br />

La descrizione di quei luoghi, di quel clima,<br />

di quel popolo (del cui dialetto quasi<br />

fornisce un corso accelerato, tante sono<br />

le espressioni locali riportate nel libro),<br />

le considerazioni sul colonialismo europeo<br />

ed italiano, sulla negritudine, sul cosiddetto<br />

mal d’Africa, assieme ai ricordi<br />

personali, che si intrecciano con le esperienze<br />

fatte sul posto, sono cose che rendono<br />

interessante la lettura di questo libro<br />

ed offrono una efficace immagine<br />

della affabile personalità dell’autore.<br />

Aracne, Roma, euro 10,00.<br />

RECENSIONI

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