BOAZ, IL RISCATTATORE - CRISTIANI EVANGELICI
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Ram, denominato Aram in Mt.1:4 ed Arni in Lc.3:33, del quale non abbiamo<br />
alcuna notizia dalla Bibbia. In 1 Cron.2:25 leggiamo che forse egli non era il<br />
figlio quanto piuttosto il nipote di Hetsron, e questo confermerebbe che nel<br />
libro di Ruth siamo in presenza di una genealogia "corta".<br />
Admin, presente solo nella genealogia di Luca (3:33), è probabilmente lo<br />
Jamin di 1 Cron.2:27: in questo caso egli sarà stato il secondogenito di Ram.<br />
Amminadab, noto nella Bibbia come suocero di Aaronne e nonno dei primi<br />
sommi sacerdoti d'Israele (Es.6:23). Se Admin era il figlio diretto di Ram,<br />
Amminadab sarà stato suo nipote, citato in tutte le genalogie come "figlio"<br />
forse a motivo del proprio illustre genero.<br />
Nahshon, da Matteo e Luca chiamato Naasson, figlio di Amminadab e uno<br />
dei capi della tribù di Giuda (Num.1:7; 7:12,17; 10:14), il quale fra l'altro<br />
assistette Mosè nel fare il censimento d'Israele (Num.1:7).<br />
Salmon, denominato Salma in 1 Cron. 2:11 e Sala in Luca 3:32, il quale sposò<br />
Rahab, la meretrice di Gerico che per la sua fede scampò alla disfatta di<br />
questa città (Gs. 2:1-21; 6:1-25). Dalla loro unione nacque il "nostro" Boaz<br />
(Mt.1:5).<br />
In conclusione, si può certamente affermare che Boaz era un vero<br />
israelita, discendente diretto di Giacobbe, della tribù di Giuda e delle famiglie dei<br />
Pereziti e degli Hezroniti. Nel suo albero genealogico poteva vantare presenze di<br />
uomini importanti e di donne di fede, tra le quali sua madre Rahab e la sua avola<br />
Tamar le quali, seppure in qualche modo additabili dal punto di vista morale,<br />
ebbero a dimostrare grande fede e bontà, nonchè profondo senso della giustizia<br />
(cfr. Gen.38:26; Gs.2:9-11).<br />
2. LA SUA REPUTAZIONE<br />
Nel presentare il personaggio di Boaz, ancor prima dell' incontro con<br />
la giovane moabita, il libro di Ruth lo definisce "uomo potente e ricco" (2:1). A<br />
prescindere dal sostantivo generico uomo (che traduce l'ebraico viya, 'ish), ci<br />
troviamo qui di fronte a due aggettivi (potente e ricoo) dei quali vale la pena<br />
approfondire il significato, visto che evidenziano con sintesi magistrale quale fosse<br />
la reputazione di Boaz all'interno della città di Bethlehem di Giuda.<br />
"potente" (ebraico: rifwbg, ghibbòr), potrebbe essere anche tradotto con<br />
"eroe", perchè ha in sè l'idea di una persona "particolarmente forte e potente<br />
che opera, o può operare, o ha già operato, delle grandi cose, superando in<br />
ciò tutti gli altri" 12 .<br />
L'aggettivo ebraico in questione, presente 156 volte nell'AT, deriva dal verbo<br />
rbg (=gabàr), che ha il senso originario di "legare, obbligare, tenere fermo" e<br />
quindi "essere forte, prevalere". Esso viene adoperato soprattutto per indicare<br />
il particolare valore di guerrieri nei combattimenti corpo a corpo (es. 2 Sam.<br />
23:8-23) 13 .<br />
12 Così Enns, op. cit., p.33. Conformemente, Huey (op. cit, p.527) sottolinea che questo<br />
vocabolo è usato nel libro dei Giudici per indicare dei valorosi guerrieri (es. 6:12; 11:1),<br />
anche se altrove viene adoperato per individuare piuttosto delle persone onorate e<br />
distinte.<br />
13 In questo senso, R.L.Harris, G.L. Archer jr., B.K. Waltke, Theological Wordbook of the Old<br />
Testament, Moody Press, Chicago, vol.1, p.148; nonchè S.P. Tregelles, Gesenius' Hebrew<br />
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