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BOAZ, IL RISCATTATORE - CRISTIANI EVANGELICI

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alla presenza di Naomi come ereditiera delle terre appartenute ad Elimelec: la<br />

Torah non ne fa menzione alcuna, anzi sembra escludere chiaramente tale<br />

possibilità. Per quanto attiene al diritto di riscatto, abbiamo notato come Boaz<br />

abbia esercitato tale diritto prima della vendita delle terre, mentre l'AT prescriveva<br />

che ciò dovesse accadere sempre dopo. In relazione, infine, alla legge del<br />

levirato, si è potuto constatare come nel nostro caso non vi fosse un cognato<br />

convivente e la stessa vedova proprietaria dei terreni venduti fosse Naomi e non<br />

Ruth.<br />

Certamente il libro biblico che stiamo commentando si riferisce ad un<br />

periodo lontano dalla nostra cultura e dalla nostra società, e d'altronde l'Autore<br />

ispirato non ci ha spiegato tutti i dettagli che noi oggi avremmo voluto chiarire.<br />

Ma da qui a non affrontare in alcun modo i problemi interpretativi posti dal nostro<br />

studio, mi pare proprio vi sia un abisso 89 . Se è vero, poi, che non dobbiamo<br />

necessariamente trovare la soluzione a tali problemi, è anche vero che molte<br />

delle proposte avanzate in tal senso non sono altro che speculazioni estranee ad<br />

un'ermeneutica biblica fondata sul principio della sola Scriptura, per il quale la<br />

Bibbia dev'essere interpretata con la Bibbia stessa 90 .<br />

Dal canto nostro, applicando il principio appena esposto, riteniamo<br />

che una possibile soluzione interpretativa alle citate questioni sollevate dal libro di<br />

Ruth possa essere riscontrata nello stesso testo ispirato, messo a confronto con<br />

alcuni altri brani dell'AT. Il primo versetto del primo capitolo del nostro libro<br />

introduce l'intera storia ricordando che ci troviamo "al tempo dei Giudici", e nel<br />

libro biblico che prende questo nome troviamo diverse volte una sconsolata<br />

considerazione dell'Autore ispirato, il quale ricorda che "in quel tempo non c'era<br />

un re in Israele, e ognuno faceva quel che gli pareva meglio" (es. 17:6; 21:25). E'<br />

un'affermazione dura e precisa, che sintetiz~a magistralmente il contenuto<br />

dell'intero libro dei Giudici. Ad essa possono ricondursi, ad esempio, le ripetute<br />

prostituzioni spirituali del popolo (es. 3:7; 8:33; 10:6) oppure la bramosia di<br />

possedere oro, mostrata da Gedeone (8:24-27) ovvero i settanta fratricidi<br />

commessi da Abimelec (9:1-5) o ancora i matrimoni di Sansone con donne<br />

straniere (es. 14:1-3,10-20).<br />

L'elenco potrebbe continuare, ma è già sufficiente a dipingere un<br />

periodo buio della storia d'Israele, nel quale la legge del Signore non era presa in<br />

grande considerazione e le ripetute disubbidienze ai comandamenti di Javè<br />

avevano portato dolori e sconfitte al popolo di Dio. In questo periodo si svolge la<br />

storia di Boaz e di Ruth; anche se i personaggi principali della vicenda brillano per<br />

89 Un modo per non affrontare i problemi può anche essere quello di commentare il testo<br />

e di lasciare al lettore solo delle domande, le quali potranno essere anche stimolanti<br />

ma restano fini a sè stesse se non vengono accompagnate da tentativi di risoluzione<br />

delle questioni. In questo senso sembra muoversi, per esempio, Huey (op. cit., p.541s.).<br />

90 Ci riferiamo, ad esempio, ad alcuni tentativi di spiegazione delle discrepanze riscontrate<br />

in riferimento alla legge del levirato. Bower (op. cit., p.263) liquida la faccenda<br />

affermando che "la pratica del levirato si estese oltre i fratelli immediati, fino ad altri<br />

parenti", mentre Kalland (op. cit., p.150) cita diversi Autori i quali sostengono per<br />

esempio che tali discrepanze siano "dovute ad uno sviluppo storico" ovvero siano<br />

collegabili ad "un'interpretazione troppo rigida delle due fonti". In entrambi i casi, ci<br />

sembra chiaro che gli Autori citati cerchino una soluzione speculativa, senza<br />

preoccuparsi di dimostrare il loro assunto.<br />

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