BOAZ, IL RISCATTATORE - CRISTIANI EVANGELICI
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nuovamente su di lei le benedizioni dell'Eterno e le dice che "la sua bontà di<br />
adesso supera quella di prima, perchè non è andata dietro a dei giovani, poveri o<br />
ricchi" (v.10). In questo caso Boaz riconosce la bontà 33 di Ruth, che ha preferito<br />
chiedere protezione a un uomo come lui - chissà quanto più anziano di lei -<br />
invece di divertirsi con persone più giovani e magari anche più ricche. Ciò che<br />
colpì Boaz, probabilmente, fu la circostanza che Ruth non avesse in mente la sua<br />
personale e passeggera soddisfazione, mirando invece ad una sistemazione<br />
legittima e duratura 34 . E questa bontà superava anche quella da lei dimostrata in<br />
precedenza, quando volle rimanere al fianco di Naomi e decise di andare a<br />
lavorare per provvederle il cibo quotidiano (1:16-17; 2:18).<br />
Il terzo caso di apprezzamento di doti altrui si trova nello stesso<br />
episodio che abbiamo appena esaminato, ma al versetto successivo:<br />
nell'assicurarle tutto il suo interessamento, Boaz rivela a Ruth che "tutti qui sanno 35<br />
che sei una donna virtuosa" (v.11). Se Boaz voleva conquistare Ruth a suon di<br />
adulazioni c'è sicuramente riuscito; dopo averla apprezzata per la sua bontà qui<br />
riconosce la sua nobiltà d'animo. In ebraico abbiamo di nuovo il termine liyx<br />
(=chaìl), che abbiamo già visto in 2:1 e commentato per Boaz a pag. 11. Esso<br />
viene adoperato per la "donna perfetta" in Prov. 12:4 e 31:10, con riferimento<br />
soprattutto alle virtù della dignità e dell'efficienza della moglie timorata di Dio,<br />
moralmente integra e grande lavoratrice.<br />
In conclusione, possiamo affermare che Boaz era delicato e<br />
premuroso, ma al tempo giusto sapeva adulare e riconoscere gli aspetti positivi<br />
delle altre persone, senza aver paura che ciò potesse in alcun modo sminuire le<br />
sue doti, le quali, viceversa, si arricchivano così di un carisma tanto prezioso<br />
quanto raro a trovarsi.<br />
5. AUTOREVOLE E DETERMINATO<br />
L'ultima caratteristica del temperamento di Boaz che esamineremo<br />
nel nostro studio ha un particolare collegamento con l'opera di riscatto che egli<br />
compirà a favore di Ruth e Naomi: si tratta dell'autorevolezza e della<br />
determinazione, che Boaz dimostra in diverse occasioni all'interno del libro di Ruth.<br />
33 Si tratta del vocabolo ebraico dox (=chesèd), già usato in 1:8 e molto spesso riscontrato<br />
nell'AT, specie in relazione ad uno dei caratteri fondamentali di Javè stesso. La "bontà"<br />
di Dio, infatti, è un Suo speciale atributo, composto dal Suo amore (es. Es. 34:6-7), dalla<br />
Sua misericordia (es. Sal. 103:8), dalla Sua potenza liberatrice (es. Neh. 9:17) e dalla Sua<br />
lealtà ai patti stabiliti (es. es. Dt.5:10). In questo senso si esprime Enns, op. cit., p.22s.<br />
34 Enns (op. cit., p.53) avanza l'ipotesi che Ruth avesse già ricevuto delle proposte di<br />
matrimonio, dal momento che dinanzi alla parola "giovani" in ebraico si trova un<br />
articolo determinativo e non un partitivo (come, per esempio, nella Luzzi).<br />
Evidentemente, però, Ruth era più interessata a far continuare il nome del marito<br />
defunto, anche se questo poteva significare sposare un uomo più anziano di lei.<br />
35 Da notare che in questo versetto il testo originale porta letteralmente "tutta la porta del<br />
mio popolo" (così traduce, per esempio, Diodati). Il riferimento è alla porta della città,<br />
crocevia di relazioni pubbliche e di scambio di notizie, ma anche simbolo delle<br />
persone influenti del paese, che si sedevano presso di essa per giudicare le cause (cfr.<br />
Ruth 4:1-2). Della giovane donna moabita tutti avevano saputo e parlato, e le sue virtù<br />
erano note a ciascuno, forse soprattutto agli Anziani di Bethlehem (così Huey, op. cit.,<br />
p.538; Enns, op. cit., p.53s.).<br />
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