BOAZ, IL RISCATTATORE - CRISTIANI EVANGELICI
BOAZ, IL RISCATTATORE - CRISTIANI EVANGELICI
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Esaminando la figura di Boaz nel suo progressivo rivelarsi all'interno del<br />
libro di Ruth, possiamo scorgere almeno i seguenti tratti caratteriali.<br />
1. PREMUROSO E PROTETTIVO<br />
Non appena giunse al suo campo, Boaz, dopo aver salutato<br />
cordialmente i mietitori, notò subito una nuova fanciulla e s'interessò a lei<br />
chiedendo18 a chi appartenesse (2:4-5). Venuto a sapere chi ella fosse e come<br />
avesse lavorato sodo fino a quel momento, Boaz la trattò con grande rispetto: si<br />
avvicinò a Ruth e con dolcezza la pregò di non allontanarsi dal suo campo e di<br />
continuare a lavorare con le sue serve, assicurandole inoltre di aver già ordinato<br />
ai mietitori di non toccarla19 (vv. 6-9). Queste parole consolarono e toccarono il<br />
cuore della giovane moabita (v. 13), la quale effettivamente rimase a spigolare<br />
con le serve di Boaz sino alla fine della messe degli orzi (v. 23).<br />
In quella stessa giornata, dopo la pausa del pranzo e prima che Ruth<br />
tornasse a lavorare, Boaz diede ai sui servitori una serie di ordini perentori, coi quali<br />
dimostrò ancora una volta la sua premura e la sua generosità verso la fanciulla<br />
straniera: "Lasciatela spigolare anche fra le mannelle e non fatele affronto!<br />
Prendete anche, per lei, delle spighe dai manipoli e lasciatele lì perchè ella le<br />
raccolga; e non sgridatela!" (vv. 15-16). In particolare, i due ordini negativi<br />
indicano la sua protezione verso Ruth: non fatele affronto ha il senso di "non fatela<br />
vergognare o confondere" e tende ad evitare che la si esponesse a pubblica<br />
onta per qualsiasi motivo20 ; non sgridatela rende invece l'idea di "non<br />
rimproveratela, non disapprovatela", affinchè Ruth non fosse frustrata e<br />
scoraggiata nel suo lavoro in quanto donna, sola ed anche straniera21 .<br />
18 La richiesta di Boaz, non a caso, viene indirizzata al na'ar, ovvero al "servo incaricato di<br />
sorvegliare i mietitori", il quale "aveva la responsabilità delle operazioni inerenti al<br />
raccolto, sovrintendendo ad esse, distribuendo il cibo ai mietitori e corrispondendo loro<br />
il salario al termine della giornata lavorativa" (così Enns, op. cit., p.35). Nessuno meglio<br />
di lui poteva fornire notizie e informazioni su questa giovane e sconosciuta fanciulla...<br />
19 Enns (op. cit., p.36s.) ricorda che "generalmente le spigolatrici non venivano trattate<br />
con simpatia"; Boaz, invece, si mostrò dolce e premuroso, senza imporle nulla ma anzi<br />
consigliandole di non avvicinarsi troppo ai mietitori per non subire molestie. Egli,<br />
comunque, per assicurare alla giovane donna ogni tranquillità, aveva nel frattempo<br />
già ordinato ai suoi servi di non toccarla (in ebraico naga', lett. "raggiungere,<br />
attaccare, colpire"; vedi Huey, op. cit., p.530).<br />
20 L'espressione verbale originale (hiwmylkt = tach'limuah) è un futuro hiphil del verbo mlk<br />
(=chalàm) e rende qui l'idea di un'onore ferito tramite una pubblica umiliazione; altri<br />
brani biblici paralleli possono essere 1 Sam. 20:34; Gb.11:3, 19:3; Prov. 25:8; Is.50:6. Per i<br />
rilievi che precedono cfr. Davidson, op. cit., p.759; Tregelles, op. cit., p.401; Harris et al.,<br />
op. cit., vol.1, p.443.<br />
21 Si tratta del verbo reg (=ga'ar) nella sua forma di futuro qal, il quale "indica un freno<br />
posto a una persona o a un popolo per mezzo di forti ammonizioni o azioni" (così Harris<br />
et al., op. cit., vol.1, p.170; cfr. anche Tregelles, op. cit., p.177; Davidson, op. cit., p.749).<br />
Altri passi scritturali in cui ritroviamo lo stesso verbo sono, ad esempio, quelli di Gen.<br />
37:10; Is.17:13; Sal.106:9; Zac.3:2.<br />
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