BOAZ, IL RISCATTATORE - CRISTIANI EVANGELICI
BOAZ, IL RISCATTATORE - CRISTIANI EVANGELICI
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Nel capitolo secondo per ben due volte incontriamo degli ordini di Boaz<br />
rivolti ai suoi servitori. In questi casi il nostro personaggio esercita il suo ruolo di<br />
padrone che amministra l'autorità dovuta al suo rango, comandando 36 ai servi,<br />
con severità e determinazione, di non toccare la giovane moabita (v.9); poi di<br />
lasciarla spigolare anche fra le mannelle; e quindi di non farle affronto (v.15); di<br />
consentirle di raccogliere spighe cadute dai manipoli ed infine di non sgridarla<br />
(v.16) 37 . E' importante sottolineare, a questo proposito, che l'autorità di Boaz viene<br />
dimostrata anche dal tono sicuro e deciso dei suoi comandi, ma pure dalla<br />
mancanza di ogni accenno della Bibbia ad episodi di disubbidienza a tali ordini<br />
da parte dei servi.<br />
Nel capitolo terzo di Ruth, il nostro personaggio manifesta ancora una<br />
volta la sua risolutezza d'animo. Dopo l'atto di umiltà della giovane moabita, che<br />
aveva chiesto la sua protezione (v.9), Boaz la rassicura con parole autorevoli e<br />
chiare: "ora dunque non temere... io farò per te tutto quello che dici... domattina...<br />
io farò valere il mio (diritto di riscatto), com'è vero che l'Eterno vive!" (vv. 11,13).<br />
Boaz copre il corpo di Ruth col proprio mantello, ma ancor di più avvolge di<br />
sicurezza la sua anima invitandola a non avere alcuna paura: lui stesso, non più<br />
tardi dell'indomani mattina, avrebbe agito secondo la sua richiesta ed avrebbe<br />
fatto qualsiasi cosa per superare l'ostacolo dell'altro parente che aveva rispetto a<br />
lui la precedenza nell'esercizio del diritto di riscatto. La serietà dell'impegno di Boaz<br />
viene sigillata dal giuramento che coinvolge l'Eterno stesso e chiude la sua<br />
affermazione: questo giuramento era "il più solenne e vincolante che un ebreo<br />
potesse pronunciare", anche perchè "non realizzare quell'impegno avrebbe<br />
significato violare il terzo comandamento di Es. 20:7" 38 .<br />
Il carattere fermo e deciso di Boaz era evidentemente conosciuto a<br />
Bethlehem di Giuda, se è vero che l'indomani mattina, dopo aver ascoltato il<br />
resoconto di Ruth ed aver visto il dono di Boaz, Naomi rassicura la nuora ed<br />
entrambe si pongono in fiduciosa attesa. L'anziana ed esperta donna, infatti, non<br />
permette a Ruth di andare nuovamente a spigolare ma le ordina di rimanere con<br />
lei per aspettare insieme la realizzazione dell'impegno preso da Boaz, "poichè<br />
quest'uomo non si darà posa 39 finchè non abbia oggi stesso terminato<br />
36 Sia nel v.9 che nel v.15 troviamo in ebraico il verbo hwiffu (=tsawàh), che ha il significato<br />
originario di "innalzare" da cui "ordinare, imporre". E' presente almeno 485 volte nella<br />
Bibbia, e si riferisce soprattutto a casi in cui si realizza una comunicazione verbale con<br />
la forma di un ordine perentorio, rivolta da una persona in autorità nei confronti di<br />
un'altra a questa subordinata (cfr. Tregelles, op cit., p.704s.; Vine, op. cit.., p.41; Harris,<br />
op. cit., p.757s.)<br />
37 Per un commento al contenuto di tali ordini, vedi il paragrafo 1 di questa sezione, a<br />
pag. 12.<br />
38 Così si esprime Huey, op. cit., p.538. Quest'Autore aggiunge un'altra sfumatura che<br />
lascia trasparire la serietà e la determinazione dell'impegno di Boaz: in ebraico, nel<br />
v.13, si trova un verbo alla prima persona singolare ("io farò valere") seguito da un<br />
pronome enfatico e rafforzativo ("proprio io", che le nostre traduzioni rendono "il mio").<br />
39 Ai fini del nostro studio, è questo il verbo centrale dell'intero versetto. In ebraico<br />
troviamo il termine hqv (=shaqàh) che ha il significato di "irrigare, dar da bere" (cfr.<br />
Vine, op. cit., p.92; Tregelles, op. cit., p.847; Harris, op. cit., p.952). Naomi voleva forse<br />
qui indicare che Boaz non avrebbe fatto nient'altro prima di risolvere la faccenda,<br />
neppure avrebbe irrigato le sue terre o dato da bere ai suoi animali.<br />
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