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CIBI E SAPORI ANTICHI menù e ricette dal passato - Valle di Susa ...

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BIANCOMANGIARE OLTREMONTANO<br />

Il biancomangiare, servito per lo più in scodelle all’inizio del pranzo, almeno nella tra<strong>di</strong>zione<br />

culinaria italiana, era un piatto molto <strong>di</strong>ffuso nei banchetti me<strong>di</strong>evali. In esso predomina l’esigenza<br />

del bianco, che obbliga ad usare ingre<strong>di</strong>enti <strong>di</strong> questo colore: riso, latte <strong>di</strong> mandorle, petto <strong>di</strong> pollo,<br />

zucchero.<br />

L’ideologia del “mangiare in bianco” trovò la sua più completa co<strong>di</strong>ficazione nel 1489, in un<br />

trattato pubblicato da Marsilio Ficino, filosofo alchimista. Ficino affermava che nel corpo umano vi<br />

sono quattro “umori”, <strong>dal</strong> cui equilibrio deriverebbe un perfetto stato <strong>di</strong> salute. Poiché uno <strong>di</strong> questi<br />

“umori”, la bile nera, che si forma <strong>dal</strong> sangue quasi come un deposito simile a terra, tende ad<br />

aumentare nelle persone de<strong>di</strong>te al lavoro intellettuale, causando loro molte malattie, anche mortali,<br />

per eliminare l’eccesso <strong>di</strong> bile nera era in<strong>di</strong>spensabile alimentarsi “in bianco”. Il trattato, de<strong>di</strong>cato a<br />

Lorenzo de’Me<strong>di</strong>ci, fece presa sugli intellettuali dell’epoca e sui loro me<strong>di</strong>ci, che crearono una<br />

<strong>di</strong>etetica basata su cibi bianchi, morbi<strong>di</strong>, la cui cottura non doveva alterarne il colore; la ricetta del<br />

“biancomangiare” era il piatto per eccellenza, raccomandato inoltre ai malati in quanto poco<br />

speziato. Per poterlo gustare in ogni periodo dell’anno i cuochi inventarono anche una versione per<br />

la Quaresima, in cui la gallina o il pollo erano sostituiti da pesce con la carne bianca, cotto in brodo<br />

<strong>di</strong> piselli.<br />

L’enorme <strong>di</strong>ffusione del “biancomangiare” è provata <strong>dal</strong>la varietà <strong>di</strong> <strong>ricette</strong>, con preferenze <strong>di</strong>verse:<br />

in Italia si tendeva ad adoperare la farina <strong>di</strong> riso e si mettevano più spezie; gli inglesi “for to make<br />

blank maunger” usavano molto zucchero e mandorle fritte nel grasso bianco, con cui decoravano<br />

anche la superficie della scodella; i francesi mettevano poco zucchero e utilizzavano il riso intero.<br />

Proponiamo, in apertura della cena, questa variante “oltremontana”, che riteniamo più vicina alle<br />

nostre abitu<strong>di</strong>ni alimentari:<br />

Ingre<strong>di</strong>enti(per 4-6 persone)<br />

60 gr. <strong>di</strong> petto <strong>di</strong> gallina o <strong>di</strong> pollo lessato<br />

30 gr. <strong>di</strong> riso<br />

1/2 lt. <strong>di</strong> latte <strong>di</strong> capra o <strong>di</strong> mucca<br />

30 gr. <strong>di</strong> zucchero bianco<br />

50 gr. <strong>di</strong> lardo bianco<br />

10 mandorle spellate<br />

ra<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> zenzero<br />

sale<br />

Proce<strong>di</strong>mento<br />

Sfilettare i petti <strong>di</strong> gallina o <strong>di</strong> pollo. Tagliare il lardo a da<strong>di</strong>ni e dorarne metà in padella senza farlo<br />

colorire troppo, finché <strong>di</strong>venti molto croccante. Mettere il latte sul fuoco e, quando bolle, gettarvi il<br />

riso a pioggia. Cuocere rimestando per qualche istante, quin<strong>di</strong> aggiungere il petto <strong>di</strong> gallina<br />

sfilettato con i 2/3 dello zucchero e i da<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> lardo fritti. Togliere <strong>dal</strong> fuoco quando il riso è<br />

abbastanza cotto da spappolarsi tra le <strong>di</strong>ta. Grigliare il resto del lardo come prima, insieme alle<br />

mandorle. Servire tiepido o freddo, picchiettando la superficie con mandorle, da<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> lardo e<br />

lamelle <strong>di</strong> zenzero.<br />

Coor<strong>di</strong>namento segreteria piano <strong>di</strong> valorizzazione<br />

info@vallesusa-tesori.it<br />

0122/622640

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