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CIBI E SAPORI ANTICHI menù e ricette dal passato - Valle di Susa ...

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SALSE PER CARNI E PESCI<br />

Di seguito due salse che vanno bene con qualsiasi arrosto, o anche con pesce lessato.<br />

Non si può parlare <strong>di</strong> cucina me<strong>di</strong>evale senza parlare <strong>di</strong> salse: la salsa è ciò che da sapore a un<br />

piatto, ma svolge anche un’importante funzione estetica. Le salse me<strong>di</strong>evali sono infatti colorate,<br />

per risvegliare il palato e la vista; <strong>di</strong> gusto schietto e consistente, speziate, spesso acide o agrodolci,<br />

ideali per accompagnare arrosti e un buon numero <strong>di</strong> lessi, sia <strong>di</strong> carne che <strong>di</strong> pesce. Nel<br />

Cinquecento le salse hanno conservata intatta la leggerezza e il gusto speziato delle epoche<br />

precedenti, ma predominano ora sapori più dolci, come impone la moda dello zucchero che si<br />

<strong>di</strong>ffonde nel XVI secolo. Tra le componenti si privilegia la frutta o le piante aromatiche, legate con<br />

mollica <strong>di</strong> pane, con mandorle, senza aggiunta <strong>di</strong> grasso né <strong>di</strong> farina, in modo da renderle<br />

perfettamente <strong>di</strong>geribili.. Il colore continua ad essere un elemento importante; spesso da il nome alla<br />

salsa ed è decisivo nel determinarne la scelta come accompagnamento dei vari piatti.<br />

Abbiamo scelto due salse: la camelina, un classico delle tavole me<strong>di</strong>evali, e la salsa <strong>di</strong> arance<br />

amare, che meglio risponde alla pre<strong>di</strong>lezione per i sapori dolci dell’epoca rinascimentale, con un<br />

sottile gusto agrodolce-speziato. Se la camelina, il cui nome rimanda alla cannella o al colore “pelo<br />

<strong>di</strong> cammello”, proprio appunto <strong>di</strong> questa salsa, è molto adatta per accompagnare bolliti ed arrosti,<br />

insieme all’agliata e ad alcune salse ver<strong>di</strong> assai <strong>di</strong>ffuse nel me<strong>di</strong>oevo in Francia, Italia, Inghilterra e<br />

Catalogna, la salsa <strong>di</strong> arance amare, invece, si sposa bene con la selvaggina, ma può anche<br />

accordarsi gradevolmente con preparazioni dolci e, in chiave moderna, ad<strong>di</strong>rittura con le crêpes.<br />

Come è già stato sottolineato a proposito del “biancomangiare”, a parte l’impiego basilare della<br />

cannella, esistono poi numerose varianti per preparare la camelina: in Italia si uniscono i chio<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

garofano e un ingre<strong>di</strong>ente dolce, in Francia lo zenzero, in Inghileterra e Catalogna si usano molte<br />

spezie oltre alla cannella. Proponiamo una camelina agrodolce, più vicina a quelle <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione<br />

italiana.<br />

SALSA CAMELINA<br />

Ingre<strong>di</strong>enti<br />

70 g <strong>di</strong> mandorle spellate<br />

40 g <strong>di</strong> uva passa<br />

40 g <strong>di</strong> mollica <strong>di</strong> pane raffermo<br />

20 cl <strong>di</strong> aceto <strong>di</strong> mele <strong>di</strong>luito<br />

in 10 cl <strong>di</strong> acqua<br />

1 cucchiaino <strong>di</strong> cannella in polvere<br />

¼ <strong>di</strong> cucchiaino <strong>di</strong> chio<strong>di</strong> <strong>di</strong> garofano<br />

in polvere<br />

sale<br />

Proce<strong>di</strong>mento<br />

Lavare e mettere a bagno per 1 ora l’uva passa. Pestare o frullare le mandorle e stemperarle in un<br />

po’ d’acqua; filtrare la miscela ottenuta. Frullare l’uva passa insieme alle spezie e alla mollica <strong>di</strong><br />

Coor<strong>di</strong>namento segreteria piano <strong>di</strong> valorizzazione<br />

info@vallesusa-tesori.it<br />

0122/622640

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