DECAMERON di Giovanni Boccaccio - Vastacom.org
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<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />
falso provare, e sé ministri <strong>di</strong>cono della giustizia e <strong>di</strong> Dio,<br />
dove sono della iniquità e del <strong>di</strong>avolo esecutori. Appresso<br />
questo alla salute d'Aldobran<strong>di</strong>no il pensier volse, e seco<br />
ciò che a fare avesse compose. E come levato fu la<br />
mattina, lasciato il suo fante, quando tempo gli parve,<br />
solo se n'andò verso la casa della sua donna; e per ventura<br />
trovata la porta aperta, entrò dentro e vide la sua donna<br />
sedere in terra in una saletta terrena che ivi era, edera<br />
tutta piena <strong>di</strong> lagrime e d'amaritu<strong>di</strong>ne, e quasi per<br />
compassione ne lagrimò, e avvicinatolesi <strong>di</strong>sse:-<br />
Madonna, non vi tribolate: la vostra pace è vicina. La<br />
donna, udendo costui, levò alto il viso e piagnendo <strong>di</strong>sse:-<br />
Buono uomo, tu mi pari un peregrin forestiere; che sai tu<br />
<strong>di</strong> pace o <strong>di</strong> mia afflizione?Rispose allora il peregrino:-<br />
Madonna, io son <strong>di</strong> Costantinopoli e giungo testé qui<br />
mandato da Dio a convertire le vostre lagrime in riso e <strong>di</strong><br />
liberare da morte il vostro marito.- Come, - <strong>di</strong>sse la donna<br />
- se tu <strong>di</strong> Costantinopoli se'e giugni pur testé qui, sai tu<br />
chi mio marito o io ci siamo?Il peregrino, da capo fattosi,<br />
tutta la istoria della angoscia d'Aldobran<strong>di</strong>no raccontò e a<br />
lei <strong>di</strong>sse chi ella era, quanto tempo stata maritata e altre<br />
cose assai, le quali egli molto ben sapeva de' fatti suoi; <strong>di</strong><br />
che la donna si maravigliò forte, e avendolo per uno<br />
profeta, gli s'inginocchiò a' pie<strong>di</strong>, per Dio pregandolo che,<br />
se per la salute d'Aldobran<strong>di</strong>no era venuto,che egli<br />
s'avacciasse, per ciò che il tempo era brieve. Il peregrino,<br />
mostrandosi molto santo uomo, <strong>di</strong>sse:- Madonna, levate<br />
su e non piagnete, e attendete bene a quello che io vi <strong>di</strong>rò,<br />
e guardatevi bene <strong>di</strong> mai ad alcun non <strong>di</strong>rlo. Per quello<br />
che Id<strong>di</strong>o mi riveli, la tribulazione la qual voi avete v'è<br />
per un peccato, il qual voi commetteste già, avvenuta,il<br />
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<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />
quale Domened<strong>di</strong>o ha voluto in parte purgare con questa<br />
noia, e vuole del tutto che per voi s'ammen<strong>di</strong>; se non, sì<br />
ricadereste in troppo maggiore affanno. Disse allora la<br />
donna:- Messere, io ho peccati assai, né so qual<br />
Domened<strong>di</strong>o più un che un altro si voglia che io<br />
m'ammen<strong>di</strong>; e per ciò, se voi il sapete, <strong>di</strong>telmi, e io ne<br />
farò ciò che io potrò per ammendarlo.- Madonna, - <strong>di</strong>sse<br />
allora il peregrino - io so bene quale egli è, né ve ne<br />
domanderò per saperlo meglio, ma per ciò che voi<br />
medesima <strong>di</strong>cendolo n'abbiate più rimor<strong>di</strong>mento. Ma<br />
vegnamo al fatto. Ditemi, ricordavi egli che voi mai<br />
aveste alcuno amante?La donna, udendo questo, gittò un<br />
gran sospiro e maravigliossi forte, non credendo che mai<br />
alcuna persona saputo l'avesse,quantunque <strong>di</strong> que'dì, che<br />
ucciso era stato colui che per Tedaldo fu sepellito, se ne<br />
bucinasse per certe parolette non ben saviamente usate<br />
dal compagno <strong>di</strong> Tedaldo che ciò sapea, e rispose:- Io<br />
veggio che Id<strong>di</strong>o vi <strong>di</strong>mostra tutti i segreti degli uomini, e<br />
per ciò io son <strong>di</strong>sposta a non celarvi i miei. Egli il è vero<br />
che nella mia giovanezza io amai sommamente lo<br />
sventurato giovane la cui morte è apposta al mio marito;<br />
la qual morte io ho tanto pianta, quanto dolent'è a me; per<br />
ciò che, quantunque io rigida e salvatica verso lui mi<br />
mostrassi anzi la sua partita, né la sua partita, né la sua<br />
lunga <strong>di</strong>mora, né ancora la sventurata morte me l'hanno<br />
potuto trarre del cuore. A cui il peregrin <strong>di</strong>sse:- Lo<br />
sventurato giovane che fu morto non amaste voi mai, ma<br />
Tedaldo Elisei sì. Ma <strong>di</strong>temi: qual fu la cagione per la<br />
quale voi con lui vi turbaste? Offesevi egli giammai?A<br />
cui la donna rispose:- Certo no, che egli non mi offese<br />
mai; ma la cagione del cruccio furono le parole d'un<br />
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