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DECAMERON di Giovanni Boccaccio - Vastacom.org

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<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />

pie<strong>di</strong> e per pigliare un poco d'aria; ma la sua più continua<br />

<strong>di</strong>mora è in Laterina. Ben vanno per ciò de' suoi sergenti<br />

spesso dattorno, e tutti a <strong>di</strong>mostrazion della maggioranza<br />

<strong>di</strong> lei portano la verga e 'lpiombino. De' suoi baron si<br />

veggon per tutto assai, sì come è il Tamagnin del la porta,<br />

don Meta, Manico <strong>di</strong> Scopa, lo Squacchera e altri, li quali<br />

vostri <strong>di</strong>mestici credo che sieno, ma ora non ve ne<br />

ricordate. A così gran donna adunque, lasciata star quella<br />

da Cacavincigli, se 'l pensier non c'inganna, vi metteremo<br />

nelle dolci braccia. Il me<strong>di</strong>co, che a Bologna nato e<br />

cresciuto era, non intendeva i vocaboli <strong>di</strong> costoro, per che<br />

egli della donna si chiamò per contento. Nè guari dopo<br />

queste novelle gli recarono i <strong>di</strong>pintori che egli era per<br />

ricevuto. E venuto il dì che la notte seguente si dovean<br />

ragunare, il maestro gli ebbe amenduni a desinare, e<br />

desinato ch'egli ebbero,gli domandò che modo gli<br />

conveniva tenere a venire a questa brigata. Al quale<br />

Buffalmacco <strong>di</strong>sse:- Vedete, maestro, a voi conviene<br />

esser molto sicuro, per ciò che, se voi non foste molto<br />

sicuro, voi potreste ricevere impe<strong>di</strong>mento e fare a noi<br />

gran<strong>di</strong>ssimo danno; e quello a che egli vi conviene esser<br />

molto sicuro, voi l'u<strong>di</strong>rete. A voi si convien trovar modo<br />

che voi siate stasera in sul primo sonno in su uno <strong>di</strong><br />

quegli avelli rilevati che poco tempo ha si fecero <strong>di</strong> fuori<br />

a Santa Maria Novella, con una delle più belle vostre robe<br />

in dosso, acciò che voi per la prima volta comparia<br />

teorrevole <strong>di</strong>nanzi alla brigata, e sì ancora per ciò che (per<br />

quello che detto ne fosse, ché non vi fummo noi poi),per<br />

ciò che voi siete gentile uomo, la contessa intende <strong>di</strong> farvi<br />

cavaliere bagnato alle sue spese; e quivi v'aspettate<br />

tanto,che per voi venga colui che noi manderemo. E acciò<br />

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<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />

che voi siate d'ogni cosa informato, egli verrà per voi una<br />

bestia nera e cornuta, non molto grande, e andrà faccendo<br />

per la piazza <strong>di</strong>nanzi da voi un gran sufolare e un gran<br />

saltare per ispaventarvi; ma poi, quando vedrà che voi<br />

non vi spaventiate, ella vi s'accosterà pianamente; quando<br />

accostata vi si sarà, e voi allora senza alcuna paura<br />

scendete giù dello avello, e, senza ricordare o Id<strong>di</strong>o<br />

o'santi, vi salite suso, e come suso vi siete acconcio, così,<br />

a modo che se steste cortese, vi recate le mani al petto,<br />

senza più toccar la bestia. Ella allora soavemente si<br />

moverà e recherravverle a noi; ma infino ad ora, se voi<br />

ricordaste o Id<strong>di</strong>o o'santi, o aveste paura,vi <strong>di</strong> ch'io che<br />

ella vi potrebbe gittare o percuotere in parte che vi<br />

putirebbe; e per ciò, se non vi dà il cuore d'esser ben<br />

sicuro, non vi venite, ché voi fareste danno a voi, senza<br />

fare a noi pro veruno. Allora il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong>sse:- Voi non mi<br />

conoscete ancora; voi guardate forse per ché io porto i<br />

guanti in mano e'panni lunghi. Se voi sapeste quello che<br />

io ho già fatto <strong>di</strong> notte a Bologna, quando io andava<br />

talvolta co' miei compagni alle femine, voi vi<br />

maravigliereste. In fè <strong>di</strong> Dio egli fu tal notte che, non<br />

volendone una venir con noi (ed era una tristanzuola, ch'è<br />

peggio, che non era alta un sommesso), io le <strong>di</strong>e<strong>di</strong> in<br />

prima <strong>di</strong> molte pugna, poscia, presala <strong>di</strong> peso, credo che<br />

io la portassi presso ad una balestrata,e pur convenne, sì<br />

feci, che ella ne venisse con noi. E un'altra volta mi<br />

ricorda che io, senza esser meco altri che un mio fante,<br />

colà un poco dopo l'avemaria passai allato al cimitero de'<br />

frati minori, ed eravi il dì stesso stata sotterrata una<br />

femina, e non ebbi paura niuna; e per ciò <strong>di</strong> questo non vi<br />

sfidate; ché sicuro e gagliardo son io troppo. E <strong>di</strong>covi che<br />

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