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DECAMERON di Giovanni Boccaccio - Vastacom.org

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<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />

tutto il mondo l'altissima fama del miracoloso senno <strong>di</strong><br />

Salamone <strong>di</strong>scorsa, e il suo essere <strong>di</strong> quello liberalissimo<br />

mostratore a chiunque per esperienzia ne voleva certezza,<br />

molti <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse parti del mondo a lui per loro strettissimi<br />

e ardui bisogni concorrevano per consiglio; e tra gli altri<br />

che a ciò andavano, si partì un giovane, il cui nome fu<br />

Melisso, nobile e ricco molto, della città <strong>di</strong> Laiazzo, là<br />

onde egli era e dove egli abitava. E verso Jerusalem<br />

cavalcando, avvenne che uscendo d'Antioccia con un<br />

altro giovane chiamato Giosefo, il qual quel medesimo<br />

cammin teneva che faceva esso, cavalcò per alquanto<br />

spazio, e, come costume è de' camminanti, con lui<br />

cominciò ad entrare in ragionamento. Avendo Melisso<br />

già da Giosefo <strong>di</strong> sua con<strong>di</strong>zione e donde fosse saputo,<br />

dove egli andasse e per che il domandò; al quale Giosefo<br />

<strong>di</strong>sse che a Salamone andava, per aver consiglio da lui<br />

che via tener dovesse con una sua moglie più che altra<br />

femina ritrosa e perversa, la quale egli né con prieghi né<br />

con lusinghe né in alcuna altra guisa dalle sue ritrosie<br />

ritrar poteva. E appresso lui similmente, donde fosse e<br />

dove andasse e per che, domandò; al quale Melisso<br />

rispose:- Io son <strong>di</strong> Laiazzo, e sì come tu hai una <strong>di</strong>sgrazia,<br />

così n'ho io un'altra: io sono ricco giovane e spendo il<br />

mio in mettere tavola e onorare i miei citta<strong>di</strong>ni, ed è<br />

nuova e strana cosa a pensare che per tutto questo io non<br />

posso trovare uom che ben mi voglia; e per ciò io vado<br />

dove tu vai, per aver consigli come ad<strong>di</strong>venir possa che io<br />

amato sia. Camminarono adunque i due compagni<br />

insieme, e in Jerusalem pervenuti per introdotto d'uno de'<br />

baroni <strong>di</strong> Salamone,davanti da lui furon messi, al qual<br />

brievemente Melisso <strong>di</strong>sse la sua bisogna. A cui<br />

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<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />

Salamone rispose: - Ama. E detto questo prestamente<br />

Melisso fu messo fuori, e Giosefo <strong>di</strong>sse quello per che<br />

v'era. Al quale Salamone null'altro rispose, se non: - Va al<br />

Ponte all'oca; - il che detto, similmente Giosefo fu senza<br />

indugio dalla presenza del re levato, e ritrovò Melisso il<br />

quale aspettava, e <strong>di</strong>ssegli ciò che per risposta avea avuto.<br />

Li quali a queste parole pensando e non potendo d'esse<br />

comprendere né inten<strong>di</strong>mento né frutto alcuno per la loro<br />

bisogna,quasi scornati, a ritornarsi in<strong>di</strong>etro entrarono in<br />

cammino. E poi che alquante giornate camminati furono,<br />

pervennero ad un fiume sopra il quale era un bel ponte; e<br />

per ciò che una gran carovana <strong>di</strong> some sopra muli e sopra<br />

cavalli passavano,convenne lor sofferir <strong>di</strong> passar tanto<br />

che quelle passate fossero. Ed essendo già quasi che tutte<br />

passate, per ventura v'ebbe un mulo il quale adombrò, sì<br />

come sovente gli veggiam fare,né volea per alcuna<br />

maniera avanti passare; per la qual cosa un mulattiere<br />

presa una stecca, prima assai temperatamente lo<br />

'ncominciò a battere perché passasse. Ma il mulo ora da<br />

questa parte della via e ora da quella attraversandosi, e<br />

talvolta in<strong>di</strong>etro tornando, per niun partito passar volea;<br />

per la qual cosa il mulattiere oltre modo a<strong>di</strong>rato<br />

gl'incominciò con la stecca a dare i maggiori colpi del<br />

mondo, ora nella testa e ora nei fianchi e ora sopra la<br />

groppa; ma tutto era nulla. Per che Melisso e Giosefo, li<br />

quali questa cosa stavano a vedere, sovente <strong>di</strong>cevano al<br />

mulattiere:- Deh! cattivo, che farai? Vuo'l tu uccidere?<br />

Perché non t'ingegni tu <strong>di</strong> menarlo bene e pianamente?<br />

Egli verrà più tosto che a bastonarlo come tu fai. A'quali<br />

il mulattiere rispose:- Voi conoscete i vostri cavalli e io<br />

conosco il mio mulo; lasciate far me con lui. - E questo<br />

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