DECAMERON di Giovanni Boccaccio - Vastacom.org
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<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />
donna parlava bene e che essi ciò farebbero al lor potere;<br />
e fattosi chiamare il fanciullo nel fondaco,gl'incominciò<br />
l'uno a <strong>di</strong>re assai amorevolmente:- Figliuol mio, tu<br />
se'oggimai gran<strong>di</strong>cello; egli è ben fatto che tu incominci<br />
tu medesimo a vedere de' fatti tuoi; per che noi ci<br />
contenteremmo molto che tu andassi a stare a Parigi<br />
alquanto, dove gran parte della tua ricchezza vedrai come<br />
si traffica, senza che tu <strong>di</strong>venterai molto migliore e più<br />
costumato e più da bene là che qui non faresti, veggendo<br />
quei signorie quei baroni e que'gentili uomini che vi sono<br />
assai e de' lor costumi apprendendo; poi te ne potrai qui<br />
venire.<br />
Il garzone ascoltò <strong>di</strong>ligentemente e in brieve rispose<br />
niente volerne fare, per ciò che egli credeva così bene<br />
come un altro potersi stare a Firenze. I valenti uomini,<br />
udendo questo, ancora con più parole il riprovarono; ma,<br />
non potendo trarne altra risposta, alla madre il <strong>di</strong>ssero. La<br />
quale fieramente <strong>di</strong> ciò a<strong>di</strong>rata, non del non volere egli<br />
andare a Parigi, ma del suo innamoramento, gli <strong>di</strong>sse una<br />
gran villania; e poi, con dolci parole raumiliandolo, lo<br />
'ncominciò a lusingare e a pregare dolcemente che gli<br />
dovesse piacere <strong>di</strong> far quello che volevano i suoi tutori; e<br />
tanto gli seppe <strong>di</strong>re che egli acconsentì <strong>di</strong> dovervi andare<br />
a stare uno anno e non più; e così fu fatto. Andato<br />
adunque Girolamo a Parigi fieramente innamorato, d'oggi<br />
in domane ne verrai, vi fu due anni tenuto. Donde più<br />
innamorato che mai tornatosene, trovò la sua Salvestra<br />
maritata ad un buon giovane che faceva le trabacche, <strong>di</strong><br />
che egli fu oltre misura dolente. Ma pur, veggendo che<br />
altro esser non poteva, s'ingegnò <strong>di</strong> darsene pace; e spiato<br />
là dove ella stesse a casa, secondo l'usanza de' giovani<br />
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<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />
innamorati incominciò a passare davanti a lei, credendo<br />
che ella non avesse lui <strong>di</strong>menticato, se non come egli<br />
aveva lei. Ma l'opera stava in altra guisa; ella non si<br />
ricordava <strong>di</strong> lui se non come semai non lo avesse veduto;<br />
e, se pure alcuna cosa se ne ricordava, sì mostrava il<br />
contrario. Di che in assai piccolo spazio <strong>di</strong> tempo il<br />
giovane s'accorse, e non senza suo gran<strong>di</strong>ssimo dolore.<br />
Ma non<strong>di</strong>meno ogni cosa faceva che poteva, per rientrarle<br />
nello animo; ma niente parendogli adoperare, si <strong>di</strong>spose,<br />
se morir ne dovesse, <strong>di</strong> parlarle esso stesso. E da alcuno<br />
vicino informatosi come la casa <strong>di</strong> lei stesse, una sera che<br />
a vegghiare erano ella e 'l marito andati con lor vicini,<br />
nascosamente dentro v'entrò, e nella camera <strong>di</strong> lei <strong>di</strong>etro a<br />
teli <strong>di</strong> trabacche che tesi v'erano si nascose, e tanto<br />
aspettò che, tornati costoro e andatisene al letto, sentì il<br />
marito <strong>di</strong> lei addormentato, e là se n'andò dove veduto<br />
aveva chela Salvestra coricata s'era, e postale la sua mano<br />
sopra il petto, pianamente <strong>di</strong>sse:- O anima mia, dormi tu<br />
ancora?La giovane, che non dormiva, volle gridare, ma il<br />
giovane prestamente <strong>di</strong>sse:- Per Dio, non gridare, ché io<br />
sono il tuo Girolamo. Il che udendo costei, tutta tremante<br />
<strong>di</strong>sse:- Deh, per Dio, Girolamo, vattene; egli è passato<br />
quel tempo che alla nostra fanciullezza non si <strong>di</strong>s<strong>di</strong>sse<br />
l'essere innamorati;io sono, come tu ve<strong>di</strong>, maritata; per la<br />
qual cosa più non sta bene a me d'attendere ad altro uomo<br />
che al mio marito;per che io ti priego per solo Id<strong>di</strong>o che<br />
tu te ne vada; ché se mio marito ti sentisse, pogniamo che<br />
altro male non ne seguisse,sì ne seguirebbe che mai in<br />
pace né in riposo con lui viver potrei, dove ora amata da<br />
lui in bene e in tranquillità con lui mi <strong>di</strong>moro. Il giovane,<br />
udendo queste parole, sentì noioso dolore; e ricordatole il<br />
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