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DECAMERON di Giovanni Boccaccio - Vastacom.org

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<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />

piace, che per questo campo aperto e libero, nel quale la<br />

vostra magnificenzia n'ha messi, del novellare, d'esser<br />

colei che corra il primo aringo, il quale se ben farò, non<br />

dubito che quegli che appresso verranno non facciano<br />

bene e meglio. Molte volte s'è, o vezzose donne, ne'nostri<br />

ragionamenti mostrato quante e quali sieno le forze<br />

d'amore; né però credo che pienamente se ne sia detto, né<br />

sarebbe ancora, se <strong>di</strong> qui ad uno anno d'altro che <strong>di</strong> ciò<br />

non parlassimo; e per ciò che esso non solamente a vari<br />

dubbi <strong>di</strong> dover morire gli amanti conduce, ma quegli<br />

ancora ad entrare nelle case de' morti per morti tira,<br />

m'aggrada <strong>di</strong> ciò raccontarvi, oltre a quelle che dette<br />

sono, una novella, nella quale non solamente la potenzia<br />

d'amore comprenderete, ma il senno da una valorosa<br />

donna usato a torsi da dosso due che contro al suo piacere<br />

l'amavan, cognoscerete. Dico adunque che nella città <strong>di</strong><br />

Pistoia fu già una bellissima donna vedova, la quale due<br />

nostri fiorentini, che per aver bando <strong>di</strong> Firenze a Pistoia<br />

<strong>di</strong>moravano, chiamati l'uno Rinuccio Palermini e l'altro<br />

Alessandro Chiarmontesi, senza sapere l'un dell'altro, per<br />

caso <strong>di</strong> costei presi, sommamente amavano, operando<br />

cautamente ciascuno ciò che per lui si poteva,a dover<br />

l'amor <strong>di</strong> costei acquistare. Ed essendo questa gentil<br />

donna, il cui nome fu madonna Francesca de' Lazzari,<br />

assai sovente stimolata da ambasciate e da prieghi <strong>di</strong><br />

ciascun <strong>di</strong> costoro, e avendo ella ad esse men saviamente<br />

più volte gli orecchi porti, e volendosi saviamente ritrarre<br />

e non potendo, le venne, acciò che la lor seccaggine si<br />

levasse da dosso, un pensiero; e quel fu <strong>di</strong> volergli<br />

richiedere d'un servigio il quale ella pensò niuno<br />

dovergliele fare, quantunque egli fosse possibile, acciò<br />

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<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />

che, non faccendolo essi, ella avesse onesta o colorata<br />

ragione <strong>di</strong> più non volere le loro ambasciate u<strong>di</strong>re; e<br />

'pensiero fu questo. Era, il giorno che questo pensier le<br />

venne, morto in Pistoia uno, il quale, quantunque stati<br />

fossero i suoi passati gentiliuomini, era reputato il<br />

piggiore uomo che, non che in Pistoia, ma in tutto il<br />

mondo fosse; e oltre a questo vivendo era sì contraffatto e<br />

<strong>di</strong> sì <strong>di</strong>visato viso, che chi conosciuto non l'avesse,<br />

vedendol da prima, n'avrebbe avuto paura; ed era stato<br />

sotterrato in uno avello fuori della chiesa dei frati minori;<br />

il quale ella avvisò dovere in parte essere grande acconcio<br />

del suo proponimento. Per la qual cosa ella <strong>di</strong>sse ad una<br />

sua fante:- Tu sai la noia e l'angoscia la quale io tutto il dì<br />

ricevo dall'ambasciate <strong>di</strong> questi due fiorentini, da<br />

Rinuccio e da Alessandro;ora io non son <strong>di</strong>sposta a dover<br />

loro del mio amore compiacere; e per t<strong>org</strong>limi da dosso,<br />

m'ho posto in cuore,per le gran<strong>di</strong> profferte che fanno, <strong>di</strong><br />

volergli in cosa provare, la quale io son certa che non<br />

faranno, e così questa seccaggine torrò via: e o<strong>di</strong> come.<br />

Tu sai che stamane fu sotterrato al luogo de' frati minori<br />

lo Scanna<strong>di</strong>o (così era chiamato quel reo uomo <strong>di</strong> cui dl<br />

sopra<strong>di</strong>cemmo), del quale, non che morto, ma vivo, i più<br />

sicuri uomini <strong>di</strong> questa terra, vedendolo, avevan paura; e<br />

però tu te n'andrai segretamente prima ad Alessandro, e sì<br />

gli <strong>di</strong>rai: - Madonna Francesca ti manda <strong>di</strong>cendo che ora<br />

è venuto il tempo che tu puoi avere il suo amore, il qual<br />

tu hai cotanto <strong>di</strong>siderato, ed esser con lei, dove tu vogli,<br />

in questa forma. A lei dee, per alcuna cagione che tu poi<br />

saprai, questa notte essere da un suo parente recato a casa<br />

il corpo <strong>di</strong> Scanna<strong>di</strong>o che stamane fu sepellito, ed ella, sì<br />

come quel la che ha <strong>di</strong> lui, così morto come egli è, paura,<br />

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