DECAMERON di Giovanni Boccaccio - Vastacom.org
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<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />
detto rincominciò a bastonarlo,e tante d'una parte e d'altra<br />
ne gli <strong>di</strong>è, che il mulo passò avanti, sì che il mulattiere<br />
vinse la pruova. Essendo adunque i due giovani per<br />
partirsi, domandò Giosefo un buono uomo, il quale a<br />
capo del ponte sedeva, come quivi si chiamasse. Al quale<br />
il buono uomo rispose:- Messere, qui si chiama il Ponte<br />
all'oca. Il che come Giosefo ebbe u<strong>di</strong>to, così si ricordò<br />
delle parole <strong>di</strong> Salamone, e <strong>di</strong>sse verso Melisso:- Or ti<br />
<strong>di</strong>co io, compagno, che il consiglio datomi da Salamone<br />
potrebbe esser buono e vero, per ciò che assai<br />
manifestamente conosco che io non sapeva battere la<br />
donna mia, ma questo mulattiere m'ha mostrato quello<br />
che io abbia a fare. Quin<strong>di</strong>, dopo alquanti dì <strong>di</strong>venuti ad<br />
Antioccia, ritenne Giosefo Melisso seco a riposarsi alcun<br />
dì; ed essendo assai ferialmente dalla donna ricevuto, le<br />
<strong>di</strong>sse che così facesse far da cena come Melisso <strong>di</strong>visasse;<br />
il quale, poi vide che a Giosefo piaceva, in poche parole<br />
se ne <strong>di</strong>liberò. La donna, sì come per lo passato era usata,<br />
non come Melisso <strong>di</strong>visato avea, ma quasi tutto il<br />
contrario fece; il che Giosefo vedendo, a turbato <strong>di</strong>sse:-<br />
Non ti fu egli detto in che maniera tu facessi questa cena<br />
fare?La donna, rivoltasi con <strong>org</strong>oglio, <strong>di</strong>sse:- Ora che<br />
vuol <strong>di</strong>r questo? Deh! ché non ceni, se tu vuoi cenare? Se<br />
mi fu detto altramenti, a me pare da far così; se ti piace, sì<br />
ti piaccia; se non, sì te ne sta. Maravigliossi Melisso della<br />
risposta della donna, e biasimolla assai. Giosefo, udendo<br />
questo, <strong>di</strong>sse: - Donna, ancor se'tu quel che tu suogli; ma<br />
cre<strong>di</strong>mi che io ti farò mutar modo. - E a Melisso rivolto<br />
<strong>di</strong>sse: - Amico, tosto vedremo chente sia stato il consiglio<br />
<strong>di</strong> Salamone; ma io ti priego non ti sia grave lo stare a<br />
vedere, e <strong>di</strong> reputare per un giuoco quello che io farò. E<br />
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<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />
acciò che tu non m'impe<strong>di</strong>schi, ricor<strong>di</strong>ti della risposta che<br />
ci fece il mulattiere quando del suo mulo c'increbbe. Al<br />
quale Melisso <strong>di</strong>sse:- Io sono in casa tua, dove dal tuo<br />
piacere io non intendo <strong>di</strong> mutarmi. Giosefo, trovato un<br />
baston tondo d'un querciuolo giovane, se n'andò in<br />
camera, dove la donna, per istizza da tavola<br />
levatasi,brontolando se n'era andata; e presala per le<br />
treccie, la si gittò a' pie<strong>di</strong> e cominciolla fieramente a<br />
battere con questo bastone. La donna cominciò prima a<br />
gridare e poi a minacciare; ma veggendo che per tutto ciò<br />
Giosefo non ristava, già tutta rotta cominciò a chiedere<br />
mercé per Dio che egli non l'uccidesse, <strong>di</strong>cendo oltre a<br />
ciò mai dal suo piacer non partirsi. Giosefo per tutto<br />
questo non rifinava, anzi con più furia l'una volta che<br />
l'altra, or per lo costato, or per l'anche e ora super le<br />
spalle, battendola forte, l'andava le costure ritrovando, né<br />
prima ristette che egli fu stanco; e in brieve niuno osso né<br />
alcuna parte rimase nel dosso della buona donna, che<br />
macerata non fosse. E questo fatto, ne venne a Melisso e<br />
<strong>di</strong>ssegli:- Doman vedrem che pruova avrà fatto il<br />
consiglio del - Va al Ponte all'oca; - e riposatosi alquanto<br />
e poi lavatesi le mani,con Melisso cenò, e quando fu<br />
tempo, s'andarono a riposare. La donna cattivella a gran<br />
fatica si levò <strong>di</strong> terra, e in sul letto si gittò, dove, come<br />
potè il meglio, riposatasi, la mattina vegnente per<br />
tempissimo levatasi, fe'domandar Giosefo quello che<br />
voleva si facesse da desinare. Egli, <strong>di</strong> ciò insieme<br />
ridendosi con Melisso, il <strong>di</strong>visò, e poi, quando fu ora,<br />
tornati, ottimamente ogni cosa e secondo l'or<strong>di</strong>ne dato<br />
trovaron fatta; per la qual cosa il consiglio prima da loro<br />
male inteso sommamente lodarono. E dopo alquanti dì<br />
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