DECAMERON di Giovanni Boccaccio - Vastacom.org
DECAMERON di Giovanni Boccaccio - Vastacom.org
DECAMERON di Giovanni Boccaccio - Vastacom.org
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />
castità e ogni altra cosa a vita <strong>di</strong> modesto frate<br />
appartenente. E credonsi che altri non conosca, oltra la<br />
sottil vita, le vigilie lunghe, l'orare e il <strong>di</strong>sciplinarsi dover<br />
gli uomini palli<strong>di</strong> e afflitti rendere; e che né san<br />
Domenico né san Francesco, senza aver quattro cappe per<br />
uno, non <strong>di</strong> tintillani né d'altri panni gentili, ma <strong>di</strong> lana<br />
grossa fatte e <strong>di</strong> natural colore, a cacciare il freddo e non<br />
ad apparere si vestissero. Alle quali cose Id<strong>di</strong>o provegga,<br />
come all'anime de' semplici che gli nutricano fa bisogno.<br />
Così adunque ritornato frate Rinaldo ne'primi appetiti,<br />
cominciò a visitare molto spesso la comare; e cresciutagli<br />
baldanza,con più instanzia che prima non faceva la<br />
cominciò a sollicitare a quello che egli <strong>di</strong> lei <strong>di</strong>siderava.<br />
La buona donna, veggendosi molto sollicitare, e<br />
parendole frate Rinaldo forse più bello che non soleva,<br />
essendo un dì molto da lui infestata, a quello ricorse che<br />
fanno tutte quelle che voglia hanno <strong>di</strong> concedere quello<br />
che è ad<strong>di</strong>mandato, e <strong>di</strong>sse:- Come! frate Rinaldo, o<br />
fanno così fatte cose i frati?A cui frate Rinaldo rispose:-<br />
Madonna, qualora io avrò questa cappa fuor <strong>di</strong> dosso, che<br />
me la traggo molto agevolmente, io vi parrò uno uomo<br />
fatto come gli altri, e non frate. La donna fece bocca da<br />
ridere, e <strong>di</strong>sse:- Ohimè trista, voi siete mio compare;<br />
come si farebbe questo? Egli sarebbe troppo gran male; e<br />
io ho molte volte u<strong>di</strong>to che egli è troppo gran peccato; e<br />
per certo, se ciò non fosse, io farei ciò che voi voleste. A<br />
cui frate Rinaldo <strong>di</strong>sse:- Voi siete una sciocca, se per<br />
questo lasciate. Io non <strong>di</strong>co che non sia peccato, ma de'<br />
maggiori perdona Id<strong>di</strong>o a chi si pente. Ma <strong>di</strong>temi, chi è<br />
più parente del vostro figliuolo, o io che il tenni a<br />
battesimo, o vostro marito che il generò?La donna<br />
574<br />
<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />
rispose:- E più suo parente mio marito.- E voi <strong>di</strong>te il vero,<br />
- <strong>di</strong>sse il frate; - e vostro marito non si giace con voi?-<br />
Mai sì, - rispose la donna. - Adunque, - <strong>di</strong>sse il frate - e io<br />
che son men parente <strong>di</strong> vostro figliuolo che non è vostro<br />
marito, così mi debbo poter giacere con voi come vostro<br />
marito. La donna, che loica non sapeva e <strong>di</strong> piccola<br />
levatura aveva bisogno, o credette o fece vista <strong>di</strong> credere<br />
che il frate <strong>di</strong>cesse vero, e rispose: - Chi saprebbe<br />
rispondere alle vostre savie parole?; - e appresso, non<br />
ostante il comparatico, si recò a dovere fare i suoi piaceri;<br />
né incominciarono pure una volta, ma sotto la coverta del<br />
comparatico avendo più agio, perché la sospezione era<br />
minore, più e più volte si ritrovarono insieme. Ma tra<br />
l'altre una n'avvenne che, essendo frate Rinaldo venuto a<br />
casa la donna, e vedendo quivi niuna persona essere,altri<br />
che una fanticella della donna, assai bella e piacevoletta,<br />
mandato il compagno suo con esso lei nel palco <strong>di</strong> sopra<br />
ad insegnarle il paternostro, egli colla donna, che il<br />
fanciullin suo avea per mano, se n'entrarono nella camera,<br />
e dentro serratisi, sopra un lettuccio da sedere, che in<br />
quella era, s'incominciarono a trastullare. E in questa<br />
guisa <strong>di</strong>morando, avvenne che il compar tornò, e senza<br />
esser sentito da alcuno, fu all'uscio della camera, e<br />
picchiò e chiamò la donna. Ma donna Agnesa, questo<br />
sentendo, <strong>di</strong>sse:- Io son morta, ché ecco il marito mio; ora<br />
si pure avvedrà egli qual sia la cagione della nostra<br />
<strong>di</strong>mestichezza. Era frate Rinaldo spogliato, cioè senza<br />
cappa e senza scapolare, in tonicella, il quale questo<br />
udendo <strong>di</strong>sse:- Voi <strong>di</strong>te vero: se io fossi pur vestito,<br />
qualche modo ci avrebbe; ma, se voi gli aprite ed egli mi<br />
truovi così, niuna scusaci potrà essere. La donna, da<br />
575