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DECAMERON di Giovanni Boccaccio - Vastacom.org

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<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />

insieme a casa sua ne mandò, per tenergli a guisa <strong>di</strong> servi<br />

né servigi della casa. La balia, dolente oltre modo della<br />

per<strong>di</strong>ta della sua donna e della misera fortuna nella quale<br />

sé e i due fanciulli caduti vedea, lungamente pianse. Ma,<br />

poi che vide le lacrime niente giovare e sé esser serva con<br />

loro insieme, ancora che povera femina fosse, pure era<br />

savia e avveduta; per che, prima come potè il meglio<br />

riconfortatasi, e appresso riguardando dove erano<br />

pervenuti, s'avvisò che, se i due fanciulli conosciuti<br />

fossono, per avventura potrebbono <strong>di</strong> leggiere<br />

impe<strong>di</strong>mento ricevere; e oltre a questo sperando che,<br />

quando che sia, si potrebbe mutar la fortuna ed essi<br />

potrebbero, se vivi fossero, nel perduto stato tornare,<br />

pensò <strong>di</strong> non palesare ad alcuna persona chi fossero, se<br />

tempo <strong>di</strong> ciò non vedesse; e a tutti <strong>di</strong>ceva, che <strong>di</strong> ciò<br />

domandata l'avessero, che suoi figliuoli erano. E il<br />

maggiore non Giusfre<strong>di</strong>, ma Giannotto <strong>di</strong> Procida<br />

nominava; al minore non curò <strong>di</strong> mutar nome; e con<br />

somma <strong>di</strong>ligenzia mostrò a Giusfre<strong>di</strong> perché il nome<br />

cambiatogli avea e a qual pericolo egli potesse essere se<br />

conosciuto fosse; e questo non una volta ma molte e<br />

molto spesso,gli ricordava; la qual cosa il fanciullo, che<br />

intendente era, secondo l'ammaestramento della savia<br />

balia ottimamente faceva. Stettero adunque, e mal vestiti<br />

e peggio calzati, ad ogni vil servigio adoperati, colla balia<br />

insieme pazientemente più anni i due garzoni in casa<br />

messer Guasparrino. Ma Giannotto, già d'età <strong>di</strong> se<strong>di</strong>ci<br />

anni, avendo più animo che a servo non s'apparteneva,<br />

sdegnando la viltà della servil con<strong>di</strong>zione, salito sopra<br />

galee che in Alessandria andavano, dal servigio <strong>di</strong> messer<br />

Guasparrino si partì, e in più parti andò in niente<br />

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<strong>Giovanni</strong> <strong>Boccaccio</strong> – Decameron<br />

potendosi avanzare. Alla fine, forse dopo tre o quattro<br />

anni appresso la partita fatta da messer Guasparrino,<br />

essendo bel giovane e grande della persona <strong>di</strong>venuto, e<br />

avendo sentito il padre <strong>di</strong> lui, il quale morto credeva che<br />

fosse, essere ancor vivo, ma in prigione e in cattività per<br />

lo re Carlo guardato, quasi della fortuna <strong>di</strong>sperato,<br />

vagabundo andando, pervenne in Lunigiana, e quivi per<br />

ventura con Currado Malespina si mise per famigliare, lui<br />

assai acconciamente e a grado servendo. E come che<br />

(non) rade volte la sua madre, la quale colla donna <strong>di</strong><br />

Currado era, vedesse, niuna volta la conobbe, né ella lui;<br />

tanto la età l'uno e l'altro, da quello che esser soleano<br />

quando ultimamente si videro, gli avea trasformati.<br />

Essendo adunque Giannotto al servigio <strong>di</strong> Currado,<br />

avvenne che una figliuola <strong>di</strong> Currado, il cui nome era<br />

Spina, rimasa vedova d'uno Niccolò da Grignano, alla<br />

casa del padre tornò; la quale, essendo assai bella e<br />

piacevole e giovane <strong>di</strong> poco più <strong>di</strong> se<strong>di</strong>ci anni, per<br />

ventura pose gli occhi addosso a Giannotto, ed egli a lei,<br />

e ferventissimamente l'uno dell'altro s'innamorò. Il quale<br />

amore non fu lungamente senza effetto; e più mesi durò<br />

avanti che <strong>di</strong> ciò niuna persona s'acc<strong>org</strong>esse. Per la qual<br />

cosa essi, troppo assicurati, cominciarono a tener maniera<br />

men <strong>di</strong>screta che a così fatte cose non si richiedea. E<br />

andando un giorno per un bosco bello e folto d'alberi la<br />

giovane insieme con Giannotto, lasciata tutta l'altra<br />

compagnia, entrarono innanzi; e parendo loro molto <strong>di</strong><br />

via aver gli altri avanzati, in un luogo <strong>di</strong>lettevole e pien<br />

d'erba e <strong>di</strong> fiori, e d'alberi chiuso, ripostisi, a prendere<br />

amoroso piacere l'un dell'altro incominciarono. E, come<br />

che lungo spazio stati già fossero insieme, avendo il gran<br />

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