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dico entrando dalla finestra.
«Lily!» esclama. Toglie subito la stoffa
di mezzo e la nasconde dietro la schiena.
«Che ci fai qui?»
«Ci sarebbe quasi da ridere, guarda.»
Ridere per non piangere.
Alzo gli occhi al cielo e comincio a
girare su me stessa.
Sento un tramestio e mi ritrovo Peri
davanti che mi prende per le spalle e mi
obbliga a fermarmi. «È successo
qualcosa?» mi chiede scuotendomi un po’.
«Credevo non saresti tornata prima del
prossimo fine settimana, per la tua festa di
compleanno.»
«Infatti.» Mi avvicino alla sua
collezione di sirenette di porcellana –
gliele abbiamo regalate quasi tutte io o
papà – e faccio correre un dito sui loro
costumi storici e le acconciature perfette.
«Si tratta di Dosinia.»
«Dosinia? Che ha combinato stavolta?»