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«Una firma qui.» Papà m’indica la riga
su cui devo firmare, rinunciando così al
mio diritto al trono. Per sempre.
È quello che voglio, mi ripeto. Voglio
vivere sulla terraferma insieme con
Quince e zia Rachel, dove posso mettere
il lucidalabbra e mangiare sushi
mediocre.
Dopo aver messo un po’ d’inchiostro di
calamaro sulla punta del calamo che
stringo tra le dita, avvicino la mano al
foglio. Alla riga su cui devo apporre la
firma.
Rimango ferma, con la mano sospesa sul
foglio.
Resto immobile, un po’ come quando
Peri vede una medusa. Non riesco a
muovere un muscolo. Ho la mente in
subbuglio. È la decisione giusta? Facile o
difficile che sia, è davvero la decisione
migliore per il mio futuro, per il futuro di
Thalassinia, di Acropora e degli altri