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con un sorrisetto compiaciuto.
«Oh, no. Allora basta studiare.»
«Basta studiare», concorda Shannen.
Be’, almeno così avrò un po’ di tempo
libero, visto che è anche venerdì sera. Ero
già disperata per il fatto che Quince non
era potuto venire a prendermi perché
doveva fare delle commissioni per la
madre. Non che mi dispiaccia tornare a
casa con Shannen, solo che Quince è
diventato un po’ una bella abitudine.
Insomma l’idea di dover passare la sera
con la testa sui libri era un po’ triste.
Così almeno io e Shannen possiamo
divertirci un po’ con qualche gioco da
tavola e scofanarci popcorn pieni di
burro.
«Ehi. Hai dimenticato di svoltare», le
dico quando mi accorgo che abbiamo
superato la strada di casa mia.
«Pensavo di passare all’alimentari a
prendere un po’ di schifezze.» Prende la