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fronte alla parete. Le sue spalle tremano.
Credo stia piangendo. Singhiozzando.
«Tellin...» Mi fa compassione e torno
da lui. Dovrei essere arrabbiata, ma so
bene che la disperazione ci spinge a fare
cose che non vorremmo.
«Lascia stare. È imperdonabile quello
che ho fatto», mi dice spostando la mano
che gli avevo poggiato sulla spalla. «Mi
dispiace, Lily. Mi dispiace tanto.»
Faccio un respiro profondo. Quello che
ho davanti adesso è il mio vecchio amico,
non più il re disperato che era fino a
qualche istante fa.
«Ma è comprensibile. Sei preoccupato
per il tuo regno.»
Mi guarda coi suoi splendenti occhi
azzurri pieni di sconforto e smarrimento.
«Temo che, se le cose non cambieranno,
non ci sarà proprio più nessun regno.»
Troppe pressioni per uno così giovane.
Non mi stupisce che abbia agito in