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Quince mi guarda coi suoi occhi azzurri
come il mar dei Caraibi. Ha la fronte
aggrottata, è molto confuso. Scuote la
testa, come se per lui questa cosa non
avesse senso.
«Allo scoccare della mezzanotte di
martedì, non sarò più la futura regina di
Thalassinia.»
Tranne me e Quince, tutti quelli che
stanno ancora in piedi si lasciano cadere
sulle sedie. C’è chi fa sospiri e chi resta
senza fiato. Doe sapeva già tutto, per gli
altri è uno shock.
Lo sguardo di Quince potrebbe
perforare lo scafo di una nave da guerra.
Sta per dire qualcosa, ma arriva il
cameriere che ci chiede: «Pronti per la
torta?»
Io non stacco gli occhi da Quince, che
chiude i suoi, scuote la testa e si lascia
cadere sulla sedia. È evidente che la
discussione non è ancora finita, ma adesso