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macroinvertebrati acquatici e direttiva 2000/60/ec (wfd) - IRSA - Cnr

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meglio adattare al substrato, la cui superficie è<br />

spesso fortemente inclinata. Ciò consentirà di<br />

convogliare, senza <strong>ec</strong>cessive difficoltà, il benthos<br />

all’interno della rete stessa.<br />

Macrolithal e mesolithal (pietre e ciottoli)<br />

Il campionamento inizia disturbando il substrato in<br />

superficie per rimuovere gli organismi più superficiali.<br />

Si procede spostando le pietre e pulendole a fondo<br />

per favorire il distacco degli organismi sessili. Si<br />

raccomanda di mettere da parte le pietre più grosse<br />

per una successiva ispezione. Una volta rimosse le<br />

pietre si deve procedere al campionamento fino ad<br />

una profondità di circa 10-15 cm. Per facilitare la<br />

rimozione del substrato ci si può avvalere dell’uso di<br />

un cacciavite. Soprattutto nelle aree non molto<br />

profonde e caratterizzate da forte corrente, il retino<br />

Surber è particolarmente efficace per la pr<strong>ec</strong>isione<br />

nella definizione dell’area di campionamento e nel<br />

limitare la migrazione laterale degli organismi durante<br />

il campionamento. Nelle aree caratterizzate da<br />

scarsa o nulla corrente si deve creare una corrente<br />

attraverso il movimento delle mani che induca gli<br />

animali ad entrare nella rete. Anche in questo caso<br />

l’uso del Surber, per come è strutturato, aiuta ad<br />

evitare che gli animali sfuggano al campionamento. É<br />

possibile, a s<strong>ec</strong>onda dell’habitat e, soprattutto, delle<br />

caratteristiche di profondità, usare strumenti diversi<br />

i.e. retino immanicato, reti diverse, sebbene l’uso<br />

della rete Surber debba rappresentare la norma.<br />

Microlithal e substrati a granulometria fine (piccole<br />

pietre, ghiaia, sabbia)<br />

É n<strong>ec</strong>essario disturbare il substrato nell’area<br />

delimitata a monte del posizionamento della rete ad<br />

una profondità di 5-10 cm. È n<strong>ec</strong>essario cercare di<br />

evitare che grandi quantità di substrato fine entrino<br />

nella rete, contemporaneamente garantendo che gli<br />

animali non sfuggano.<br />

Come già detto in pr<strong>ec</strong>edenza, nelle aree non molto<br />

profonde e caratterizzate da forte corrente il retino<br />

Surber è particolarmente efficace per la pr<strong>ec</strong>isione<br />

nella definizione dell’area di campionamento e nel<br />

limitare la migrazione laterale degli organismi durante<br />

il campionamento.<br />

In caso di corrente nulla o molto scarsa, si<br />

suggerisce di smuovere il substrato e, se n<strong>ec</strong>essario,<br />

canalizzare il flusso affinché gli animali entrino nella<br />

rete ma non il substrato, eventualmente muovendo la<br />

rete nella colonna d’acqua attraverso la nuvola dei<br />

sedimenti eventualmente sollevati catturando gli<br />

animali che si sono staccati dal substrato.<br />

Anche in questo caso l’uso della rete Surber, per<br />

come è strutturata, aiuta ad evitare che gli animali<br />

sfuggano al campionamento. É possibile a s<strong>ec</strong>onda<br />

dell’habitat e soprattutto delle caratteristiche di<br />

profondità, usare strumenti diversi (e.g. retino<br />

Notiziario dei Metodi Analitici n.1 (2007)<br />

21<br />

immanicato) anche se l’uso della Surber è<br />

fortemente consigliato.<br />

Xylal<br />

É n<strong>ec</strong>essario evitare di campionare materiale<br />

legnoso depositatosi in tempi troppo r<strong>ec</strong>enti e<br />

quindi non ancora ben colonizzato.<br />

Il metodo migliore per separare gli organismi dal<br />

legno è quello di prelevare il materiale legnoso<br />

riponendolo in una vaschetta/s<strong>ec</strong>chio e lavarlo con<br />

vigore con acqua in modo che gli animali si<br />

stacchino dal substrato.<br />

Parti vive di piante terrestri – TP (radichette<br />

sommerse alla base della sponda)<br />

Dopo avere posizionato la rete attorno alle radici,<br />

avendo cura di non lasciare spazi vuoti, si procede<br />

a scuotere vigorosamente le radici all’interno della<br />

rete, ripulendole dagli animali.<br />

CPOM (detrito fogliare)<br />

Il campionamento avviene disturbando il substrato<br />

nell’area delimitata a monte della rete. Una volta<br />

raccolto è bene tenere separato il CPOM dalle altre<br />

unità di campionamento per facilitarne lo<br />

smistamento. Il CPOM deve essere accuratamente<br />

lavato; questa operazione favorisce il distacco degli<br />

animali dal detrito organico.<br />

Macrofite (emergenti e sommerse)<br />

Il campionamento avviene disturbando le macrofite<br />

nell’area delimitata dalla rete. Se l’attività di<br />

monitoraggio richiede un’analisi di dettaglio si<br />

dovrebbero asportare – ed eventualmente portare<br />

in laboratorio - alcuni campioni di macrofite per<br />

un’ispezione più accurata che consenta la cattura<br />

dei taxa che non vengono facilmente rimossi dal<br />

semplice vigoroso lavaggio delle macrofite durante<br />

il campionamento. Ove, come spesso nel caso<br />

delle macrofite emergenti, non fosse possibile<br />

posizionare adeguatamente la rete Surber, si<br />

consiglia di utilizzare altri strumenti di<br />

campionamento; tra questi, il retino immanicato o,<br />

meglio, reti più maneggevoli e di minori dimensioni,<br />

eventualmente coadiuvate dall’uso di setti divisori<br />

mobili o telaietti per meglio delimitare l’area di<br />

campionamento.<br />

5.3 Fattori limitanti per l’applicazione della<br />

procedura multihabitat e del campionamento<br />

biologico in generale<br />

Il campionamento non dovrebbe essere effettuato<br />

se si sono verificate o si verificano una o più delle<br />

seguenti situazioni:<br />

- durante o subito dopo eventi di piena<br />

(meglio dopo almeno 2 settimane);

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