macroinvertebrati acquatici e direttiva 2000/60/ec (wfd) - IRSA - Cnr
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- durante o subito dopo periodi di s<strong>ec</strong>ca<br />
estrema (meglio dopo almeno 4 settimane);<br />
- se qualche fattore impedisce una stima<br />
dell’occorrenza degli habitat (e.g. in caso di<br />
elevata torbidità). In quest’ultimo caso è<br />
possibile segnalare sulla scheda che il<br />
campionamento è avvenuto in condizioni non<br />
ottimali per la corretta quantificazione della<br />
presenza dei diversi microhabitat.<br />
Fig. 10. Uso della rete Surber in condizioni di scarsa<br />
velocità di corrente.<br />
Fig. 12. Campionamento con retino immanicato,<br />
utilizzando le mani per smuovere il substrato.<br />
Notiziario dei Metodi Analitici n.1 (2007)<br />
22<br />
6. TRATTAMENTO DEL CAMPIONE SU CAMPO<br />
E IN LABORATORIO<br />
Nel seguito vengono brevemente descritte alcune<br />
fasi n<strong>ec</strong>essarie all’ultimazione del campionamento.<br />
Riferirsi a Ghetti (1997) e APAT & <strong>IRSA</strong> (2003) per<br />
ulteriori dettagli.<br />
Fig. 11. Uso della rete Surber in condizioni di elevata<br />
corrente (nella foto, condizioni limite di<br />
profondità).<br />
Fig. 13. Campionamento con retino immanicato,<br />
utilizzando i piedi per smuovere il substrato.