macroinvertebrati acquatici e direttiva 2000/60/ec (wfd) - IRSA - Cnr
macroinvertebrati acquatici e direttiva 2000/60/ec (wfd) - IRSA - Cnr
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gewaesserbewertung/) ad adottare in tempi molto<br />
rapidi come ufficiale il metodo di campionamento<br />
degli invertebrati definito all’interno di tali progetti,<br />
per adempiere alle richieste espresse dalla WFD<br />
(<strong>2000</strong>/<strong>60</strong>/EC).<br />
Il metodo descritto nel presente documento si basa<br />
quindi sull’esperienza di diversi paesi europei ed<br />
extra-europei sia in ambito di ricerca che applicativo<br />
ed è stato espressamente definito per soddisfare i<br />
requisiti della Direttiva europea sulle acque, sia in<br />
merito alla registrazione delle abbondanze degli<br />
individui raccolti, sia in merito alla “ripetibilità” (i.e.<br />
standardizzazione) della procedura. Il documento<br />
include quanto riportato nello standard CEN<br />
attualmente in fase di approvazione (CEN, 2006), la<br />
cui redazione è avvenuta a seguito della<br />
cooperazione tra membri dei progetti europei AQEM<br />
e STAR, delegati CEN e rappresentanti dei gruppi di<br />
lavoro comunitari (e.g. REFCOND, ECOSTAT e<br />
Intercalibrazione).<br />
1.2 Obiettivo<br />
Obiettivo del metodo presentato è la raccolta di<br />
campioni standard di organismi macrobentonici in<br />
linea con le richieste della <strong>2000</strong>/<strong>60</strong>/EC. Obiettivo del<br />
presente documento è di descrivere la procedura di<br />
raccolta dei <strong>macroinvertebrati</strong> in fiumi e torrenti<br />
guadabili. Il principio su cui si basa il metodo è<br />
quello di una raccolta proporzionale all’occorrenza<br />
degli habitat osservati in un sito fluviale, la cui<br />
presenza deve quindi essere quantificata prima di<br />
procedere al campionamento vero e proprio.<br />
Il presente metodo include:<br />
- una lista standard di microhabitat fluviali;<br />
- una descrizione generale di come effettuare<br />
l’analisi del sito di campionamento;<br />
- la descrizione di come effettuare la stima<br />
della composizione in microhabitat;<br />
- una breve descrizione degli strumenti di<br />
campionamento;<br />
- una descrizione dettagliata di come<br />
effettuare il campionamento nei microhabitat<br />
principali o problematici;<br />
- brevi note su altri aspetti legati al<br />
campionamento.<br />
In due successivi contributi (Buffagni et al., 2007a;<br />
Erba et al., 2007), saranno forniti ulteriori elementi<br />
per il corretto svolgimento dell’attività di campo, tra<br />
cui:<br />
- la lista dei microhabitat corredata di<br />
documentazione fotografica;<br />
Notiziario dei Metodi Analitici n.1 (2007)<br />
3<br />
- la lista dei tipi di flusso corredata di<br />
documentazione fotografica;<br />
- una descrizione della scheda di campo.<br />
Non è obiettivo del presente documento trattare in<br />
dettaglio tutte le attività connesse al campionamento<br />
(e.g. conservazione del campione, scelta della<br />
stagione di campionamento), per le quali vale, in<br />
generale, quanto già in uso e/o descritto nel manuale<br />
IBE (Ghetti, 1997) e nel Manuale APAT/<strong>IRSA</strong> (APAT<br />
& <strong>IRSA</strong>-CNR, 2003).<br />
Per ‘fiumi guadabili’ si intendono quei tratti fluviali<br />
dove sia possibile, in sicurezza, accedere a porzioni<br />
di alveo sufficientemente estese e tali da consentire<br />
di raggiungere tutti i principali microhabitat<br />
rappresentativi del sito per il campionamento. Inoltre,<br />
con la n<strong>ec</strong>essaria esclusione dei periodi di piena, tale<br />
caratteristica deve essere costante per la maggior<br />
parte dell’anno i.e. almeno in tutte le stagioni per le<br />
quali è previsto il campionamento.<br />
La descrizione della t<strong>ec</strong>nica di campionamento<br />
proposta per i grandi fiumi è riportata in un<br />
documento dedicato (Buffagni et al., 2007b).<br />
1.3 Brevi cenni ai vari tipi di Monitoraggio previsti<br />
dalla WFD<br />
La Direttiva Quadro (WFD) prevede tre diversi tipi di<br />
monitoraggio: ‘Operativo’, ‘di Sorveglianza’ e<br />
‘Investigativo’.<br />
Il monitoraggio di sorveglianza ha come principali<br />
obiettivi:<br />
- integrare e convalidare la valutazione<br />
dell’impatto;<br />
- progettare efficaci e effettivi futuri programmi<br />
di monitoraggio;<br />
- valutare le variazioni a lungo termine per<br />
cause naturali;<br />
- caratterizzare dal punto di vista <strong>ec</strong>ologico i<br />
siti o ambienti di riferimento;<br />
- controllare le variazioni a lungo termine dei<br />
siti selezionati per definire le condizioni di<br />
riferimento;<br />
- valutare le variazioni a lungo termine<br />
risultanti dalle fonti d’inquinamento diffuse di<br />
origine antropica.<br />
Per tale tipo di monitoraggio è n<strong>ec</strong>essario valutare<br />
tutti gli elementi biologici di qualità, tutti gli elementi di<br />
qualità idromorfologica, tutti i parametri indicativi di<br />
tutti gli elementi generali di qualità fisico-chimica, le<br />
sostanze prioritarie immesse e tutte le sostanze<br />
inquinanti che si suppone possano essere scaricate<br />
in quantità significativa. Si tratta di un tipo di