macroinvertebrati acquatici e direttiva 2000/60/ec (wfd) - IRSA - Cnr
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5. TRATTAMENTO DEL CAMPIONE SU CAMPO E<br />
IN LABORATORIO<br />
5.1 Primo trattamento dei campioni biologici<br />
Una volta r<strong>ec</strong>uperati gli SA si procede alla<br />
separazione degli organismi dal detrito<br />
eventualmente presente.<br />
Fig. 12. Trasferimento degli SA in un apposito<br />
contenitore per il risciacquo e<br />
l’asportazione degli organismi dagli SA.<br />
É opportuno procedere al distacco completo del<br />
materiale aderente alle lamelle, mediante l’ausilio di<br />
strumenti adeguati, e.g. coltelli, spatole, spazzole<br />
morbide.<br />
Fig. 13. Utilizzo di lame e spatole per favorire il<br />
distacco degli organismi dagli SA.<br />
L’azione di risciacquo mediante acqua può aiutare a<br />
dislocare gli organismi bentonici dalle lamelle di<br />
masonite. La filtrazione, mediante comuni colini da<br />
cucina o porzioni di rete da campionamento, può<br />
essere di grande aiuto nel semplificare il processo di<br />
Notiziario dei Metodi Analitici n.1 (2007)<br />
90<br />
prelievo e smistamento degli organismi dall’acqua di<br />
risciacquo.<br />
Ove ciò possa migliorare l’efficienza di raccolta e<br />
ridurre i tempi di smistamento (e.g. in presenza di<br />
grandi quantità di limo), è opportuno procedere<br />
all’analisi del materiale mediante l’estrazione di<br />
sottocampioni (si veda sotto).<br />
5.2 Smistamento, fissazione e conservazione dei<br />
<strong>macroinvertebrati</strong><br />
Si suggerisce di procedere allo smistamento,<br />
quantificazione e identificazione degli organismi su<br />
campo, direttamente dall’acqua utilizzata per il<br />
risciacquo degli SA. Gli organismi possono essere<br />
prelevati con pinze morbide a punte sottili e trasferiti<br />
in provette di plastica, contenenti alcool etilico<br />
denaturato a 80/90 gradi. Lo smistamento in vivo<br />
offre il vantaggio di una più facile individuazione<br />
degli organismi, soprattutto nel caso di campioni<br />
caratterizzati da abbondante detrito. In questo caso,<br />
sarà sufficiente portare in laboratorio un<br />
sottocampione degli individui effettivamente presenti<br />
(si veda § 5.2.1 per dettagli).<br />
In alternativa, gli organismi possono essere trasferiti<br />
vivi in laboratorio, dove si opererà lo smistamento. In<br />
questo caso tutto il campione deve essere portato in<br />
laboratorio e solo una volta in laboratorio si potrà<br />
procedere con eventuali sottocampionamenti. Se lo<br />
smistamento si dovesse protrarre oltre il giorno di<br />
campionamento, nella stagione estiva o in altre<br />
circostanze sfavorevoli, sarà opportuno depositare in<br />
camera fredda o in frigorifero i campioni, per limitare la<br />
mortalità degli organismi. Ove fossero presenti taxa<br />
predatori, è sempre opportuno rimuoverli dal<br />
campione immediatamente dopo aver estratto gli SA<br />
dall’acqua.<br />
Se nessuna delle due procedure sopra menzionate<br />
sarà adottata, gli organismi bentonici possono essere<br />
fissati in loco e successivamente smistati in<br />
laboratorio. In questo caso, gli organismi trattenuti dai<br />
filtri (e.g. colini, setacci o pezzi di rete da<br />
campionamento) possono essere direttamente<br />
trasferiti in grossi barattoli (capacità 1l, a bocca<br />
larga: si veda Erba et al., 2007) contenenti alcool<br />
etilico a 90 gradi, che agisce come fissativo e<br />
conservante, e solo successivamente identificati e<br />
contati in laboratorio. Per aiutare il trasferimento<br />
degli organismi nei barattoli si possono utilizzare<br />
pinze morbide a punte sottili.<br />
5.2.1 Trattamento del campione<br />
Se lo smistamento e l’identificazione avvengono su<br />
campo non è n<strong>ec</strong>essario portare in laboratorio tutti<br />
gli individui raccolti dagli SA. Solo alcuni esemplari<br />
per ciascun taxon i.e. famiglia/genere/OU (si veda il<br />
Capitolo 7 per il livello di identificazione richiesto)