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Un secolo di traduzioni letterarie in esperanto - Federazione ...

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due serate teatrali risultano molto gra<strong>di</strong>te. Inoltre il congresso del 1955 è il quarantesimo e<br />

celebra i c<strong>in</strong>quant'anni dal primo congresso tenuto a Boulogne-sur-Mer, e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> ci sono vari<br />

momenti evocativi fortemente emozionanti: vengono festeggiati quattro congressisti che<br />

avevano partecipato anche c<strong>in</strong>quant'anni prima. Nell'ambito <strong>di</strong> questa celebrazione le due città<br />

<strong>di</strong> Bologna e Boulogne-sur-Mer si uniscono <strong>in</strong> gemellaggio 123 . Il congresso <strong>in</strong>ternazionale<br />

giovanile si tiene a L'Aquila, dove Nicola M<strong>in</strong>naja 124 è eletto segretario dell'Associazione<br />

Mon<strong>di</strong>ale della Gioventù Esperantista. Dal punto <strong>di</strong> vista organizzativo, la carica <strong>di</strong> Segretario<br />

permanente dei Congressi <strong>in</strong>ternazionali è assunta da un giovane italiano, Gian Carlo Fighiera,<br />

che la terrà onorevolmente per parecchi anni; l'esperienza che il Fighiera matura <strong>in</strong> questo<br />

lavoro sarà fortemente qualificante e gli servirà per assumere poi posti <strong>di</strong> grande rilevanza<br />

nella <strong>Federazione</strong> Internazionale degli Agenti <strong>di</strong> Viaggio. Fighiera è appoggiato da Lapenna,<br />

che <strong>di</strong>venta segretario generale dell'UEA <strong>in</strong> una nuova riorganizzazione statutaria. Lapenna è<br />

croato, trapiantato <strong>in</strong> Inghilterra, ma è nato a Spalato e la sua l<strong>in</strong>gua materna è l'italiano, che<br />

egli parla con un simpatico accento dalmata a vocali aperte. Viene poi annunciata la prossima<br />

pubblicazione <strong>in</strong> <strong>di</strong>spense <strong>di</strong> un vocabolario italiano-<strong>esperanto</strong> redatto da Stefano La Colla, al<br />

momento uno dei più noti e competenti esperantisti italiani, membro dell'Accademia 125 .<br />

L'anno successivo sarà nom<strong>in</strong>ato presidente dell'UEA Giorgio Canuto, professore<br />

all'università <strong>di</strong> Tor<strong>in</strong>o 126 . Il movimento esperantista del nostro paese vive qu<strong>in</strong><strong>di</strong> un momento<br />

<strong>di</strong> grande prestigio, non soltanto organizzativo, ma anche culturale.<br />

In questo periodo <strong>di</strong> entusiasmo si ricom<strong>in</strong>cia a parlare dell'Antologia italiana, rimasta <strong>in</strong><br />

manoscritto presso la casa e<strong>di</strong>trice Literatura Mondo allo scoppio della guerra. In realtà il<br />

manoscritto, che era stato <strong>di</strong>chiarato pronto per la pubblicazione, era ancora piuttosto lontano<br />

da una redazione def<strong>in</strong>itiva. Kalocsay aveva commissionato al francese Henry Vatré la<br />

redazione della parte <strong>di</strong> prosa, e questi aveva stimolato gli italiani alla traduzione; però tale<br />

fatto era rimasto ignoto, e pertanto la FEI commissiona a Giordano Azzi la redazione <strong>di</strong> una<br />

antologia del tipo e <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> quelle che si usano nei g<strong>in</strong>nasi italiani, una antologia che<br />

tenga conto anche <strong>di</strong> che cosa già è stato tradotto e anche, <strong>in</strong> maniera marg<strong>in</strong>ale, della<br />

popolarità all'estero <strong>di</strong> certi brani. Il primitivo canovaccio <strong>di</strong> Kalocsay non viene trascurato, e<br />

le poesie pubblicate su Literatura Mondo <strong>in</strong> previsione dell'uscita dell'antologia vengono<br />

acquisite dal nuovo redattore. Viene stesa una bozza, con la collaborazione <strong>di</strong> Kalocsay,<br />

War<strong>in</strong>ghien (anch'egli ottimo conoscitore dell'italiano), i coniugi Luigi M<strong>in</strong>naja e Carol<strong>in</strong>a<br />

M<strong>in</strong>io-Paluello, e le italianiste Clelia Conterno Guglielm<strong>in</strong>etti e Margherita Ducati Bolognesi.<br />

Il gruppo è rappresentativo: ai due stranieri, già colonne della cessata Literatura Mondo, si<br />

affiancano quattro italiani competenti e già rodati <strong>in</strong> <strong>traduzioni</strong>. L'antologia è qu<strong>in</strong><strong>di</strong> <strong>in</strong> buone<br />

mani e sembra quasi completata alla f<strong>in</strong>e degli anni C<strong>in</strong>quanta: per le <strong>traduzioni</strong> mancanti<br />

vengono utilizzate anche delle giovanissime leve il cui lavoro viene coor<strong>di</strong>nato e rivisto<br />

all'<strong>in</strong>terno del gruppo esperantista <strong>di</strong> Roma. In questo gruppo si rivela il grande talento <strong>di</strong><br />

Enrico Don<strong>di</strong>, che con le sue <strong>traduzioni</strong> da Dante (Piccarda e Manfre<strong>di</strong>) e da Tasso<br />

(Cloridano e Medoro) v<strong>in</strong>ce vari premi <strong>in</strong> concorsi <strong>in</strong>ternazionali.<br />

Il comitato <strong>di</strong> redazione fa <strong>in</strong>oltre una scelta coraggiosa. Parecchie <strong>traduzioni</strong> erano state fatte<br />

anni, anche decenni, prima e non erano al livello adeguato ad una pubblicazione moderna, sia<br />

per la m<strong>in</strong>ore vastità del lessico del tempo, sia per una m<strong>in</strong>ore <strong>di</strong>s<strong>in</strong>voltura nell'uso della<br />

123 I gemellaggi, molto frequenti negli ultimi trent'anni, erano una assoluta rarità all'epoca.<br />

124 Nicola M<strong>in</strong>naja (1938 -), fisico, ha ricoperto cariche nel movimento esperantista nazionale e <strong>in</strong>ternazionale.<br />

125 Il vocabolario, come vedremo nei capitoli successivi, si arenerà presto.<br />

126 Giorgio Canuto (1897 - 1960), laureato <strong>in</strong> me<strong>di</strong>c<strong>in</strong>a e <strong>in</strong> giurisprudenza, fu professore <strong>di</strong> me<strong>di</strong>c<strong>in</strong>a legale a<br />

Perugia, a Parma (dove fu anche Rettore dell'università) e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> a Tor<strong>in</strong>o. Fu perito giu<strong>di</strong>ziario <strong>in</strong> processi<br />

famosi. Presidente della FEI (1950-1960), dell'UEA (1956-1960), tenne numerose conferenze all'università estiva<br />

<strong>in</strong>ternazionale; fu membro dell'Accademia <strong>di</strong> Esperanto.<br />

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